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La pandemia Covid-19 ha comportato un periodo di stagnazione nei rapporti commerciali tra Italia e Pakistan, stante il generalizzato rallentamento dell'attivita' economica mondiale. A fronte di un interscambio di 1,421 mld di euro nel 2019, esso e' quindi passato a 1,133 nel 2020, con saldo a favore del Pakistan (esportazioni italiane per 508,53 mln di euro, in contrazione del 25,6%, a fronte di importazioni per 625,18 mn di euro, con una contrazione del 15,3% rispetto all'anno precedente).
Con l'attenuarsi della pandemia e la generalizzata ripresa dei traffici, si e' assistito ad una robusta ripresa delle relazioni commerciali bilaterali, con un interscambio che nel 2021 ha raggiunto quota 1,517 mld di euro (esportazioni italiane per 754,06 mln di euro, in aumento del 48,6%, ed importazioni per 763,51 mln di euro, con un incremento del 22,1%). Tale trend si e' confermato anche nel 2022, ove nei primi due mesi si e' registrato un interscambio di 289,37 mln di euro (114,63 mln di esportazioni italiane, in aumento del 36,4%, ed importazioni per 174,74 mln, in aumento del 46,4% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente), a fronte di 203,41 mln di euro per lo stesso periodo del 2021.
Nei primi sei mesi del 2022, l'interscambio ha raggiunto il valore di 961,022 mln di euro. Per effetto delle perduranti barriere protezioniste imposte dal Paese, rispetto allo stesso periodo del 2021 si nota un forte aumento del saldo commerciale a favore del Pakistan: da 17,3 milioni di euro nel primo semestre del 2021 a 240,3 nel periodo gennaio-giugno del 2022, pari ad uno spostamento dal 2,6% al 25%.
Infatti, pur in un contesto di ripresa dell’attività economica dopo la pandemia, e conseguente aumento delle nostre esportazioni (pari a 360,36 mln di euro, incremento del 8,9% rispetto allo stesso periodo del 2021), tale aumento viene largamente assorbito dal contestuale incremento delle nostre importazioni (pari a 600, 65 mln di euro, incremento del 72,4% rispetto allo stesso periodo del 2021), anche effetto delle agevolazioni tariffarie di cui il Pakistan, malgrado le misure protezionistiche introdotte, continua a beneficiare nel quadro dell’accordo GSP-plus stipulato tra Islamabad e l’UE.
I principali prodotti italiani esportati sono macchinari (per il settore tessile e l’agricoltura), prodotti chimici di base, fertilizzanti e materie plastiche, mentre importiamo soprattutto tessuti, prodotti di abbigliamento e pelli lavorate. L’aumento della classe media rende inoltre il Paese, che ha una bassa età media, desideroso di acquisire generi di consumo italiani, associati a qualità e sinonimo di benessere, stante la grande stima che in Pakistan si nutre verso il nostro Paese, che ospita peraltro la seconda più grande comunità pachistana in Europa, dopo il Regno Unito (stimata in oltre 200.000 persone). L’importanza del Pakistan per l’export e gli investimenti italiani, viene confermata dall’interesse con cui diverse aziende italiane guardano al Paese, in particolare nel settore dei macchinari per l’agricoltura, il marmo ed il tessile, nonché’ per la motorizzazione e la tecnologia aereonavale (Leonardo, Fincantieri, Iveco). Va poi sottolineato come il Pakistan guardi con interesse all’expertise italiana in settori infrastrutturali quali la distribuzione energetica, settore in cui si è segnalato un interessamento di SNAM, prima della pandemia, per lo sviluppo della rete di distribuzione e stoccaggio del Paese. Il Paese presenta enormi potenzialità per l’edilizia, le infrastrutture e le energie rinnovabili.
Va segnalato che il processo d’industrializzazione e l’ammodernamento tecnologico in atto in Pakistan generano una domanda di beni d’investimento che, nei segmenti più alti, mira a soddisfarsi in mercati come quello italiano, dove gli elevati costi sono compensati da standard qualitativi superiori. Un settore particolarmente rilevante per le nostre imprese è quello della meccanica per il tessile e per il cuoio / calzature. Da segnalare l’attivismo delle associazioni di categoria ACIMIT (meccano-tessile) e ASSOMAC (cuoio/calzature) che, in parallelo alla realizzazione di centri tecnologici per l’utilizzo dei macchinari italiani, sono impegnate in attività ricorrenti di formazione di quadri e manodopera specializzata in Pakistan nei rispettivi ambiti produttivi.
Dati generali PAKISTAN
Forma di stato | Repubblica Islamica Federale |
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Superficie | 800.000 kmq |
Lingua | Urdu e inglese (ufficiali) |
Religione | Musulmani (97%) |
Moneta | Rupia |
ANALISI SWOT (STRENGTHS, WEAKNESSES, OPPORTUNITIES, THREATS)
Punti di forza
- Dimensione mercato
- Legislazione favorevole
- Numerosa comunita' pakistana in Italia
- Posizione geografica
- crescente apertura agli investimenti esteri
Punti di debolezza
- Corruzione
- Instabilità del quadro economico
- Burocrazia statale
OPPORTUNITA'
Cosa vendere
- Computer e prodotti di elettronica e ottica; apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi
- Prodotti tessili
- Macchinari e apparecchiature
- Articoli di abbigliamento (anche in pelle e in pelliccia)
- Prodotti chimici
Dove investire
- Prodotti dell'agricoltura, pesca e silvicoltura
- Energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata (anche da fonti rinnovabili)
- Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi
- Prodotti tessili
- Computer e prodotti di elettronica e ottica; apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi
MINACCE
- Contesto regionale (Rischi politici)
- Penuria di energia (Rischi operativi)
- inflazione (Rischi economici)
Nota: I punti di forza, i punti di debolezza, le opportunità e le minacce sono identificati localmente sulla base di informazioni qualitative e quantitative (provenienti da varie fonti).
Presenza italiana
Azienda | Settore | Sito internet | Informazioni utili |
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