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Il 28 aprile 2023 la premier Giorgia Meloni e l’allora Primo Ministro britannico Rishi Sunak hanno firmato un Memorandum of Understanding con l’obiettivo di rafforzare il dialogo e la cooperazione strategica tra Italia e Regno Unito in piena coerenza e complementarità con l’adesione italiana all’UE. L’intesa mette a sistema iniziative congiunte in ambiti di collaborazione prioritari (sicurezza e difesa, energia, clima e ambiente, migrazione, economia, scienza e innovazione) e permette di consolidare le ampie convergenze con Londra sul piano internazionale. La firma di un accordo sulla cooperazione bilaterale corona l’ottimo stato delle relazioni fra le due nazioni e rilancia il dialogo strategico a tutto tondo con un partner e alleato chiave come il Regno Unito, soprattutto alla luce delle molteplici sfide a livello globale, in particolare la guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina, che rappresenta una minaccia concreta alla sicurezza e ai valori comuni. Italia e Regno Unito sono uniti da una storica amicizia oltreché da forti legami economici e condividono una visione comune su molte questioni internazionali, a partire dal forte impegno per la sicurezza e la stabilità dell’Europa, dell’Euro-Atlantico e della più ampia comunità internazionale attraverso un approccio multilaterale con al centro le Nazioni Unite. La natura strategia del partenariato bilaterale tra Italia e Regno Unito è stata ribadita dal nuovo Primo Ministro laburista Starmer sin dal suo insediamento il 4 luglio 2024, cui sono seguiti prime occasioni di incontro bilaterale con il Premier Meloni.
L'8 febbraio 2023 il Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Antonio Tajani e il Segretario di Stato per le Imprese ed il Commercio del Regno Unito, Kemi Badenoch avevano firmato un Memorandum of Understanding sul Dialogo strategico per la promozione delle esportazioni e degli investimenti bilaterali. Attraverso il Memorandum, l’Italia ed il Regno Unito puntano ad approfondire il solido partenariato economico tra i due Paesi, adattandolo al contesto “post-Brexit”. L’intesa si propone di istituire un meccanismo strutturato di concertazione e collaborazione tra imprese, Istituzioni ed Enti preposti all’internazionalizzazione, con un focus sui settori più innovativi e ad alto potenziale di sviluppo. L’Italia e il Regno Unito si concentreranno sulla promozione delle esportazioni bilaterali e degli investimenti, sostenendo la crescita nei seguenti settori prioritari: Green economy (Low Carbon Mobility, Smart Cities, Renewable energy); Frontier Technologies (Blockchain, Robotics, Quantum Computing, microelectronics, nanotechnologies); Life Sciences (Health Biotechnologies and Pharmaceuticals); Advanced engineering (Automotive, Advanced Manufacturing, Advanced Materials, Aerospace); Creative Industries.
L’interscambio Regno Unito-Italia nel periodo gennaio-dicembre 2023 è stato pari a 32 miliardi di sterline, in leggera flessione del -1,7% rispetto allo stesso periodo del 2022. Le esportazioni italiane hanno subito una contrazione del -5% (£22,1 miliardi del Gen-Dic 2023, contro i £23 miliardi dello stesso periodo 2022), dovuto al drastico calo delle esportazioni di prodotti chimici e farmaceutici che hanno registrato un -32,8% sullo stesso periodo del 2022. Stessa cosa vale per metalli e i minerali da lavorare che hanno registrato -20,6% sullo stesso periodo del 2022 e i combustibili minerali con -11,9% sul 2022. Le importazioni italiane dal R.U. hanno registrato invece un aumento del +6%. Il saldo è risultato comunque attivo per l’Italia per 12,3 miliardi di £, in calo del -12% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
L’Italia si è così posizionata undicesima tra i partner commerciali del Regno Unito preceduta da: Stati Uniti, Germania, Svizzera, Olanda, Cina, Irlanda, Francia, Belgio, Hong Kong e India. L'Italia ha inoltre mantenuto la posizione di ottavo paese fornitore del Regno Unito con 22,1 miliardi di sterline (-5% nel 2022). I principali settori delle esportazioni italiane nel Regno Unito sono stati quelli dei prodotti agroalimentari, prodotti tessili e abbigliamento, macchinari e apparecchi. Le importazioni dal Regno Unito sono aumentate, +20,8% sul 2022, +29,1% sul 2021.
L’interscambio Regno Unito-Italia nel periodo gennaio-maggio 2024 si e’ attestato a 12,8 miliardi di sterline, in flessione del -3,5% rispetto allo stesso periodo del 2023. Le esportazioni italiane hanno registrato gli stessi valori del periodo gen-mag 2023 (9,1 miliardi di sterline) mentre le importazioni italiane dal Regno Unito hanno registrato una flessione del - 11%. Il saldo è risultato comunque in attivo per l`Italia per 5,5 miliardi di £, in aumento del 9,2% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.
L’Italia si posiziona dodicesima tra i partner commerciali del Regno Unito preceduta da: Stati Uniti, Cina, Germania, Olanda, Svizzera, Irlanda, Francia, Belgio, UAE, Spagna, e Hong Kong. L'Italia guadagna invece la posizione di settimo paese fornitore del RU con 9,1 miliardi di sterline. A maggio 2024 i Beni Strumentali hanno rappresentato la prima voce del nostro export, ovvero il 37% del totale delle nostre esportazioni, seguiti dai Beni di Consumo che hanno rappresentato il 31% del totale verso il Regno Unito e dal settore agroalimentare (12,2% totale esportazioni) che nel periodo Gennaio-Maggio 2024 ha registrato per le esportazioni da Italia verso RU un aumento del +2,3%.
Dati generali REGNO UNITO
Forma di stato | Monarchia Costituzionale |
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Superficie | 243.610 Km quadrati |
Lingua | Inglese |
Religione | Cristiana 46,2%, Musulmana 6,5%, Indu 1,7%, Sikh 0,9%, Ebraica 0,5%, Buddista 0,5%. |
Moneta | Sterlina |
ANALISI SWOT (STRENGTHS, WEAKNESSES, OPPORTUNITIES, THREATS)
Punti di forza
- Primazia nel comparto dei servizi
- Rilevanza globale della piazza finanziaria di Londra
- Settore dell'aerospazio
- Digital Technologies
- Advanced Manufacturing Plan
Punti di debolezza
- Inflazione
- Carenza di forza lavoro
- Carenza di infrastrutture
OPPORTUNITA'
Cosa vendere
- Prodotti alimentari
- Bevande
- Articoli di abbigliamento (anche in pelle e in pelliccia)
- Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi
- Macchinari e apparecchiature
Dove investire
- Prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici
- Altre attività dei servizi
- Macchinari e apparecchiature
- Macchinari e apparecchiature
- Altre attività dei servizi
MINACCE
- - (Rischi politici)
- Non ci sono rischi operativi (Rischi operativi)
- BTOM - BORDER TARGET OPERATING MODEL II FASE (Rischi economici)
Nota: I punti di forza, i punti di debolezza, le opportunità e le minacce sono identificati localmente sulla base di informazioni qualitative e quantitative (provenienti da varie fonti).
Presenza italiana
Azienda | Settore | Sito internet | Informazioni utili |
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Agustawestland International Ltd. |
| Sito Internet | Produzione elicotteri |
Agustawestland Ltd. |
| Sito Internet | Produzione elicotteri |
CNH Capital UK Ltd. |
| Sito Internet | |
CNH UK Ltd. |
| Sito Internet | Movimento terra |
ENI Elfin/Franklin Ltd. |
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