L'anno è iniziato con un'industria brasiliana a tutto gas: un gennaio così non si vedeva dal 2015. Negli ultimi quattro anni, secondo l'indagine industriale pubblicata lo scorso giovedì 20 febbraio dalla Confederazione nazionale dell'industria (CNI), l'utilizzo della capacità installata non aveva mai raggiunto il 67% (valore di gennaio 2020). La percentuale è comunque inferiore a quella registrata nel gennaio degli anni antecedenti la crisi, tra il 2011 e il 2014, dove in media raggiungeva il 70%. Gli indici di evoluzione della produzione (meta-dati statistici prodotti dalla IBGE – istituzione omologa all'italiana ISTAT) e dell'occupazione sono rimasti stabili rispetto a dicembre, entrambi molto vicini a 50 punti: a gennaio l'indicatore di produzione era di 49,9 punti mentre, solitamente, questo indice registra un calo all'inizio dell’anno quando si verifica puntualmente un calo della produzione rispetto al mese di dicembre. La propensione all'investimento è scesa di 0,5 punti percentuali attestandosi a 58,7 punti. Nonostante il calo, che interrompe una sequenza di quattro aumenti consecutivi, l'indice rimane ad un livello elevato, avendo raggiunto i livelli del febbraio 2014, quando fu registrato l'ultimo picco di 59,5 punti. Dati emersi dal sondaggio industriale condotto tra il 3 e il 12 febbraio a un campione di 1.915 aziende, di cui 763 piccole, 673 medie e 479 grandi. (ICE SAN PAOLO)

Fonte notizia: Portale "Usinagem Brasil"

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