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30/06/2020 - MAROCCO. AGGIORNAMENTO QUADRO ECONOMICO DOPO OLTRE TRE MESI DI LOCKDOWN. DATI PUBBLICATI DALLA BANCA CENTRALE E MISURE DI POLITICA MONETARIA.

MAROCCO. AGGIORNAMENTO QUADRO ECONOMICO DOPO OLTRE TRE MESI DI LOCKDOWN. DATI PUBBLICATI DALLA BANCA CENTRALE E MISURE DI POLITICA MONETARIA.


Dopo un lungo periodo di quarantena, durato oltre tre mesi e previsto terminare -su scala nazionale e salvo ulteriori proroghe- il 10 luglio prossimo, Bank al-Maghrib (BAM), la Banca Centrale del Marocco, ha tenuto la propria riunione trimestrale per “tirare le somme” e valutare la situazione contingente. In un comunicato stampa, la BAM delinea il quadro macro-economico che il Paese si trova davanti e annuncia le proprie decisioni in materia di politica monetaria per far fronte alla non semplice congiuntura.
 
Per l’anno in corso ed alla luce delle rilevazioni econometriche fatte finora, la Banca stima una recessione del 5,2%, la più profonda dal 1996 per il Regno. Il valore aggiunto agricolo, a causa di una raccolta cerealicola non positiva (con soli 30 milioni di quintali raccolti), è previsto diminuire del 4,6%, mentre quello legato alle attività non agricole peggiorerebbe del 5,3%. In merito alla bilancia dei pagamenti, nel primo semestre 2020, sia le esportazioni che le importazioni avrebbero registrato una contrazione rispettivamente del 19,7% e del 12,6%, cosi come anche le entrate di valuta forte provenienti dal turismo e dalle rimesse sarebbero regredite del 12,8% e del 10,1%. Anche se un parziale miglioramento di questi dati è atteso per il secondo semestre 2020 (grazie alla probabile, progressiva riapertura del Paese), la BAM ipotizza un generale deterioramento dei conti correnti al termine dell’anno, con una diminuzione significativa di tutte le principali voci: esportazioni (-15,8%), importazioni (-10,7%), entrate dal turismo (-60%) e rimesse (-25%).
 
Per quanto riguarda il bilancio dello Stato, la Banca Centrale stima un aggravamento del deficit fiscale, al netto delle privatizzazioni, di -7,6%, con un conseguente innalzamento del debito pubblico al 75,3%. Infine, per quanto riguarda il mercato del lavoro, richiamando uno studio condotto dall’HCP (l’ISTAT marocchino), la BAM quantifica l’impatto di questi mesi di quarantena in 726 mila posti di lavoro persi, che rappresentano circa il 20% della forza lavoro dipendente, impiegata nelle imprese marocchine regolarmente registrate.
 
In considerazione di una congiuntura economica non rosea, che si inserisce in un quadro internazionale altrettanto complesso, Bank Al-Maghrib ha deciso un ulteriore abbassamento del tasso direttore di 25 punti base, portandolo all’1,5%, e una liberalizzazione totale delle riserve obbligatorie previste per le banche, quali strumenti principali per sostenere la liquidità e soprattutto l’accesso al credito. La BAM ha ritenuto inoltre opportuno allentare temporaneamente le regole prudenziali, in particolare per le banche partecipative e le associazioni di micro-credito, e ha dichiarato di voler vigilare attentamente sui meccanismi di trasmissione delle proprie decisioni all’economia reale.
 
Al termine di un anno che si preannuncia dunque negativo, per il 2021 la Banca presume comunque una ripresa -seppur parziale- del positivo corso economico che il Paese stava attraversando, con una crescita prevista del 4,2%, un aumento del valore aggiunto agricolo del 12,4% (grazie ad un raccolto cerealicolo ipotizzato di 75 milioni di quintali) e un generale miglioramento del ritmo delle attività non agricole del 3,1%.

Notizia segnalata da
Ambasciata d'Italia - MAROCCO