Kinshasa – La miniera di Kipushi, situata nella Repubblica Democratica del Congo (Rdc), è stata di nuovo aperta dopo oltre 30 anni di inattività. L’inaugurazione del sito, avvenuta domenica, è stata presieduta dal presidente Félix Tshisekedi. Situata nel sud-est del Paese, la miniera è uno dei maggiori giacimenti di zinco al mondo, classificato al quarto posto per dimensioni globali.

La miniera è gestita tramite una joint venture tra la compagnia mineraria pubblica Gécamines e l’impresa canadese Ivanhoe. Secondo gli esperti, Kipushi contribuirà inizialmente al 2% della produzione mondiale di zinco, una quantità significativa che aiuterà a riequilibrare le difficoltà di approvvigionamento che stanno colpendo il settore a causa delle attuali tensioni geopolitiche e dei costi energetici elevati.

Un altro vantaggio significativo derivante dallo sfruttamento della miniera è l’alta concentrazione di minerale, un aspetto che riduce i costi di estrazione e migliora la gestione dei rifiuti. Patrice Christmann, consulente indipendente ed ex ricercatore del Bureau de recherches géologiques et minières (Brgm) citato da Radio France Internationale (Rfi), ha evidenziato che “avere un minerale di alta qualità riduce la quantità di scarti generati durante l’estrazione, un aspetto cruciale per la gestione ambientale”.

L’operazione contribuirà anche alla creazione di nuovi posti di lavoro e a importanti entrate fiscali per la Rdc. Inoltre, con la crescente domanda di zinco in paesi come la Cina e l’India, le riserve minerarie della miniera, stimate a meno di 20 anni, offrono un’opportunità strategica per il Paese.

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