Bangkok – Il governo thailandese ha approvato un aggiornamento delle norme sui visti a lungo termine per rendere più agevole l’accesso per professionisti, investitori e cittadini stranieri facoltosi. Le modifiche includono l’eliminazione del requisito di reddito minimo annuo per gli stranieri più abbienti e una riduzione delle soglie di reddito per le aziende che permettono ai dipendenti di lavorare dalla Thailandia.

Secondo il Board of Investment (Boi), che gestisce il programma, i titolari del visto non saranno più soggetti a limiti sul numero di persone a carico che possono accompagnarli, permettendo anche a genitori e familiari dipendenti di risiedere con loro.

Lanciato nel 2022, il visto per residenti a lungo termine offre dieci anni di residenza, un permesso di lavoro digitale, agevolazioni fiscali e altri vantaggi. Finora, oltre 6.000 persone hanno presentato domanda, con una prevalenza di richiedenti europei.

Tra le novità figurano anche la riduzione del requisito di reddito aziendale per le imprese straniere che sponsorizzano richiedenti, l’ampliamento dei settori target per i professionisti (ora inclusi gestione del rischio e innovazione) e l’abolizione dell’obbligo di almeno cinque anni di esperienza lavorativa in settori specifici per professionisti altamente qualificati.

Queste modifiche, secondo il Boi, puntano a rafforzare la posizione della Thailandia come centro globale per gli investimenti e l’innovazione, semplificando le procedure e migliorando il contesto per gli affari.

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