20/02/2025 - Indonesia - Mappati 28 potenziali siti per centrali nucleari

Giacarta – Il governo dell’Indonesia ha mappato le aree che hanno il potenziale per diventare sedi di centrali nucleari (Pltn): finora, ci sono 28 potenziali sedi. Lo ha affermato il direttore generale per le nuove energie rinnovabili e il risparmio energetico del ministero dell’Energia e delle Risorse minerarie (Esdm), Eniya Listiani Dewi, precisando che molte di queste località si trovano nella penisola di Muria, a Giava centrale, a Banten, a Batam e nel West Nusa Tenggara.
Secondo Eniya, le potenziali ubicazioni per le centrali nucleari sono state mappate dall’Agenzia nazionale per l’energia nucleare (Batan) prima della fusione con l’Agenzia nazionale per la ricerca e l’innovazione (Brin). “Attualmente, le potenziali posizioni sono monitorate da Brin e queste posizioni sono nella penisola di Muria, Banten, Bangka Island, East Kalimantan, West Kalimantan, Batam, West Nusa Tenggara e così via”, ha detto Eniya in un incontro di udienza con la Commissione XII della Camera dei rappresentanti indonesiana, a Giacarta.
L’Indonesia, che è costituita da un arcipelago, ha esigenze di elettricità diverse in ogni regione, ha ricordato Eniya, secondo cui è pertanto necessario effettuare una nuova revisione per determinare la capacità elettrica totale richiesta da ciascuna regione. “Useremo Smr (piccoli reattori modulari, Ndr) o uno più grande basato sulla terraferma. Vedremo più avanti in base alle esigenze della posizione, quindi il tipo di tecnologia che verrà utilizzata”, ha detto Eniya.
Lo sviluppo dell’energia nucleare in Indonesia è ancora nella fase 1, ovvero nella preparazione della costruzione di una centrale nucleare basata sulle linee guida dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea).
Nel progetto di regolamento governativo sulla politica energetica nazionale (Rpp Ken) e nel piano generale nazionale per l’elettricità (Rukn), la centrale nucleare entrerà in funzione sulla rete nel 2032 con una capacità di 250 MW e raggiungerà i sette gigawatt nel 2040.
Notizia segnalata daInternationalia - www.internationalia.org