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03/03/2025 - Uruguay - Approvate modifiche a zona franca per l'audiovisivo

Uruguay - Approvate modifiche a zona franca per l'audiovisivo

Montevideo – Il ministero dell’Economia e delle Finanze (Mef) dell’Uruguay ha autorizzato il trasferimento del progetto per la costruzione degli studi cinematografici a Punta del Este – vicino a Balneario Buenos Aires -, una zona franca audiovisiva nel dipartimento di Maldonado. Il ministero ha anche concesso l’autorizzazione per includere le attività di fornitura di servizi al progetto.

“La società Portya Investment Sa si è presentata alla Direzione nazionale delle zone franche e ha richiesto di ampliare lo scopo della zona franca, mantenendo lo sviluppo delle attività audiovisive già autorizzate (nel 2019, Ndr) e incorporando le attività di fornitura di servizi in generale”, si legge nella risoluzione del Mef.

Il progetto consisterà nella costruzione di un settore audiovisivo con “studi di ripresa insonorizzati” e un settore di edifici bassi dove saranno installati uffici polivalenti per i servizi. Il progetto comporterà un investimento complessivo in infrastrutture di circa 19 milioni di dollari, come specificato nella risoluzione del Mef. Secondo il piano, la zona franca sarà costituita da “un’infrastruttura specializzata per la produzione dell’industria audiovisiva, convergente sotto i più alti standard professionali richiesti dall’industria globale”, nonché dall’infrastruttura necessaria per ospitare le cosiddette “industrie creative in tutte le loro aree (ricerca, sviluppo, produzione, post-produzione, editing, archiviazione e persino distribuzione) che includono film, musica, pubblicità, arti performative, televisione e videogiochi”.

In questo senso, il progetto comprenderà “una città palcoscenico” con tre studi cinematografici; “una strada con facciate dotate di oggetti di scena che rappresentano città di diverse parti del mondo; un quartiere residenziale che sarà set specifico di mini-film” ; e edifici per uffici polifunzionali “per svolgere e coordinare le attività di pre-produzione, ripresa, post-produzione e distribuzione”.

Il progetto “attirerà investimenti privati ​​in Uruguay per circa 30 milioni di dollari per costruire e sviluppare la zona franca e genererà occupazione diretta e indiretta in diversi settori dell’economia, oltre al personale edile”, si legge nel rapporto presentato al ministero dell’Ambiente.

Secondo la delibera del Mef, la società avrà un periodo di due anni per realizzare le opere della prima fase (infrastruttura di base, 2.800 m2 del settore audiovisivo e 7.200 m2 del settore uffici). L’investimento stimato per la fase iniziale è di circa 15 milioni di dollari. La seconda fase, invece, prevede la costruzione di 3.600 m2 nel settore uffici, che, secondo il Mef, dovrebbe essere completata entro il 31 dicembre 2035 e comporterà un investimento di 4 milioni di dollari. Portya Investment SA dovrà inoltre versare allo Stato un canone annuale costituito da un importo variabile pari al 5% del suo fatturato annuo nel settore audiovisivo e da un importo variabile pari all’8% del suo fatturato nel settore degli uffici.

Notizia segnalata da
Internationalia - www.internationalia.org