Dar Es Salaam – Nel mese di maggio il governo della Tanzania ha in programma di avviare l’autorizzazione di ciclo di licenze per decine di blocchi di esplorazione di petrolio e gas. Si tratta della prima nuova apertura del mercato da oltre un decennio, nel quale gli esperti hanno stimato le riserve tanzaniane di gas naturale in circa 57 trilioni di piedi cubi.

Lo si apprende da una dichiarazione ufficiale del direttore generale della Petroleum upstream regulatory authority tanzaniana, Charles Sangweni, citato da Reuters: “Stiamo procedendo con le attività di promozione perché i blocchi sono già stati identificati e i dati sono a posto. Stiamo aspettando l’approvazione del governo del Model production sharing agreement, che delinea i termini fiscali. Il nostro piano è di lanciare durante l’Africa energy summit a Londra dal 13 al 15 maggio”. Tre dei 26 blocchi si trovano nel lago Tanganica e il resto nell’Oceano Indiano.

L’ultimo round di licenze è stato a maggio 2014: la Tanzania produce già gas naturale, che utilizza per generare elettricità, e progetta un impianto per il gas naturale liquefatto da 42 miliardi di dollari, che sarà costruito da un consorzio composto da Shell, Equinor ed Exxon mobil. Queto progetto è stato tuttavia a lungo rimandato ed è ancora in fase di negoziazione, poiché il governo tanzaniano sta “cercando di allineare solo alcune questioni in sospeso” ha spiegato Sangweni : “Un accordo sta arrivando, questa è la mia speranza. Quando, non posso dirlo”.

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