Cotonou – Il Consiglio dei ministri del Benin, riunitosi ieri sera, ha approvato il progetto di costruzione di cinque infrastrutture di approvvigionamento idrico potabile, una gara indetta nel 2024 che tuttavia non aveva avuto esito positivo. Lo si apprende dal verbale della riunione, tenutasi ieri sera.

Per superare questa empasse, il Consiglio ha dato il suo consenso a stipulare un contratto con una società specializzata al fine di compensare il ritardo causato dalla mancata assegnazione del lotto.

Il progetto prevede la fornitura e posa di condotte di scarico delle acque trattate da Glazoué a Savalou. A Savalou è prevista la realizzazione di una vasca di carico intermedia della capacità di 200 metri cubi e di una stazione di recupero, la fornitura e posa in opera di condotte di distribuzione per il rinforzo e l’ampliamento della rete di distribuzione idrica di Savalou, il collegamento agli impianti di trattamento delle acque, alle trivellazioni esistenti e alle nuove trivellazioni, mediante la posa di tubazioni, la costruzione di un bacino di raccolta interrato della capacità di 500 metri cubi per il livello inferiore di Savalou e di un bacino su torre di 10 metri della capacità di 500 metri cubi, la fornitura e installazione di un sistema di telegestione.

A Bantè invece è prevista la riabilitazione dei due fori di trivellazione esistenti e delle relative attrezzature e collegamento dei tre nuovi fori di trivellazione, la fornitura e posa in opera di tubazioni per l’allacciamento e l’adduzione idrica di nuovi pozzi e per il rinforzo e l’ampliamento della rete di distribuzione idrica, la costruzione di un bacino di raccolta a terra (su una collina) della capacità di 200 metri cubi, la fornitura e installazione di un sistema di telegestione.

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