In base ai dati aggregati pubblicati dall’Autorità di vigilanza, a fine 2013 il settore bancario turco continuava a mostrare segni di crescita: rispetto a dicembre 2012, i principali aggregati di bilancio apparivano in espansione (totale attivo:+26 per cento; prestiti:+32 per cento) e la qualità del credito permaneva elevata (NPL: 2,7 per cento). La redditività era buona e ancora in aumento, anche se a ritmi più moderati rispetto al passato (+5,1 per cento i profitti fra dicembre 2013 e dicembre 2012; ROA all’1,6 per cento e ROE al 14,2 per cento). Il grado di capitalizzazione era stabilmente elevato, sebbene in leggero calo (CAR pari al 15,3 per cento). Nel 2013, anche il numero di addetti e di filiali ha fatto registrare un aumento sensibile: +7 per cento, il tasso di crescita più elevato dal 2009.

Per il 2014, sebbene le prospettive di settore vengano valutate ancora in termini moderatamente positivi, si prevede un inasprimento delle condizioni di business (inaridimento della liquidità, aumento del costo del finanziamento, riduzione dei margini di profitto). Fra i fattori di rischio vengono citati il peggioramento del clima economico generale del Paese e la maggiore incertezza politica. Per altro verso, è stata annunciata la concessione di una nuova licenza a una banca straniera e si attende una espansione più marcata della finanza islamica.

Per un'ulteriore lettura si rinvia alla sezione approfondimenti delle pagine di Infomercati dedicati alla Turchia

 

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Ambasciata d'Italia - TURCHIA