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INTERSCAMBIO COMMERCIALE DANIMARCA – ITALIA 2024
Secondo la banca dati Statistics Denmark, nel 2024 il volume complessivo dell’interscambio commerciale di beni tra la Danimarca e l’Italia ha raggiunto 52,32 miliardi di corone danesi (pari a 7,02 miliardi di Euro), registrando un incremento dell’1,77% rispetto al 2023, quando il totale ammontava a 51,41 miliardi di corone danesi (pari a 6,89 miliardi di Euro).
Nel 2024 il valore delle importazioni dall’Italia è aumentato, passando da 28,85 miliardi di corone danesi nel 2023 a 29,75 miliardi di corone danesi (rispettivamente 3,87 e 3,99 miliardi di euro), registrando una crescita del 3,14%.
Al primo posto tra i prodotti importati dall’Italia figurano ancora i “macchinari e mezzi di trasporto” seguiti da manufatti e “prodotti alimentari e animali vivi”.
Il valore complessivo delle esportazioni danesi verso l’Italia nel 2024 si attesta a 22,57 miliardi di corone danesi (pari a 3,03 miliardi di Euro), rimanendo sostanzialmente stabile rispetto all’anno precedente. Al primo posto tra i prodotti esportati continuano ad essere presenti i “Prodotti alimentari e animali vivi”.
Come verificatosi in precedenza, le importazioni di beni dall’Italia superano le esportazioni danesi verso l’Italia, determinando un saldo negativo per la Danimarca, una tendenza che si conferma ininterrottamente dal 2012. Nel 2024, il valore di tale saldo è aumentato rispetto al 2023.
Nell’anno passato, l’Italia si è posizionata all’8° posto tra i Paesi fornitori della Danimarca (subito dopo la Norvegia) con una quota di mercato del 3,56%, ed è stata all’11° posto tra i mercati di destinazione dell’export danese (subito dopo la Spagna), con una quota pari 2,5%. Anche nel 2024 il partner commerciale più rilevante per la Danimarca resta la Germania, seguita dalla Svezia e dai Paesi Bassi.
INVESTIMENTI DIRETTI ESTERI
La Danimarca nel 2023 ha registrato una ripresa negli Investimenti Diretti Esteri (IDE), con una inversione della tendenza negativa dei due anni precedenti, in cui si erano osservate diminuzioni rispettivamente del 2,1% (nel 2021) e del 4,4% (nel 2022): calo legato, secondo gli esperti della Banca Nazionale Danese/BND, alla pandemia di COVID-19 e alle interruzioni del commercio globale.
Come evidenziano i dati diffusi dalla predetta BND, nel 2023 lo stock di IDE in Danimarca è aumentato di 16 miliardi di corone danesi, raggiungendo un totale di 887 miliardi di corone danesi (pari a 118,93 miliardi di euro), con una crescita dell’1,8% rispetto all'anno precedente.
Se si considerano le statistiche in base al criterio del First investor country, i principali Paesi che contribuiscono agli afflussi di IDE verso la Danimarca sono il Regno Unito con 153 miliardi di corone danesi (17%); la Svezia con 123 miliardi di corone danesi (14%); il Lussemburgo con 116 miliardi di corone danesi (13%); e la Norvegia con 92 miliardi di corone danesi (10%). Nello specifico, gli investimenti diretti dell'Italia in Danimarca ammontano a 6,1 miliardi di corone danesi (pari a 812,45 milioni di Euro) alla fine del 2023.
In base al criterio delll’Ultimate investor country (Paese investitore che controlla l’investimento, indipendentemente dal Paese attraverso cui è passato l’investimento all’origine) come riporta il Ministero degli Affari Esteri danese, dono invece gli USA il principale investitore in Danimarca con 138 miliardi di corone danesi (15,6%). Seguono Svezia con 110 miliardi di corone danesi (12,4%), Regno Unito con 99 miliardi di corone danesi (11,2%), e Francia con 64 miliardi corone danesi (7,3%). Secondo questa classificazione, gli investimenti diretti dell’Italia in Danimarca ammontano a 37 miliardi di corone danesi (pari a 4,96 miliardi di Euro).
Il principale settore destinatario è quello delle attività finanziarie e assicurative, incluse le attività delle società holding. La capacità di attrarre IDE è fondamentale per l’economia danese, considerando che oltre un quinto dell’occupazione nel settore privato è generata da imprese a controllo estero.
Per quanto riguarda gli investimenti diretti esteri danesi, questi hanno raggiunto un nuovo record di 1.749 miliardi di corone danesi (pari a 234,51 miliardi di Euro) alla fine del 2023. Questo incremento è attribuibile principalmente agli investimenti effettuati da aziende farmaceutiche e grandi imprese industriali. Il maggior valore di IDE verso l’estero appartiene all’industria manifatturiera e, nello specifico, quella di prodotti farmaceutici. Come riporta la BND, tale crescita si è verificata nonostante le significative svalutazioni su investimenti esteri registrare negli ultimi due anni, come nel caso del coinvolgimento della Carlsberg in Russia e delle svalutazioni di Ørsted relative ai parchi eolici negli USA.
Gli IDE danesi all’estero sono concentrati in un numero relativamente ristretto di Paesi, principalmente quelli con cui la Danimarca intrattiene significative relazione commerciali. I dieci principali Paesi destinatari rappresentano complessivamente il 70% del totale.
Gli Stati Uniti rappresentano il principale Paese destinatario degli investimenti danesi, con un valore di 274 miliardi di corone danesi (16% del totale), quasi il doppio rispetto al valore registrato nel 2018. Seguono Regno Unito con 264 miliardi di corone danesi (15%), Germania con 181 miliardi di corone danesi (10%) e Svezia con 132 miliardi di corone danesi (8%). Gli investimenti diretti dalla Danimarca in Italia ammontano a 14,9 miliardi di corone danesi (2 miliardi di Euro) alla fine del 2023.
Elaborazione Ufficio Commerciale in base ai dati dell’Istituto di Statistica danese
Cambio utilizzato: 1 Euro = 7,4568
Dati generali DANIMARCA
Forma di stato | Monarchia costituzionale ereditaria |
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Superficie | 43.094 Kmq |
Lingua | Danese |
Religione | Evangelica luterana (75,6% popolazione) |
Moneta | Corona danese |
ANALISI SWOT (STRENGTHS, WEAKNESSES, OPPORTUNITIES, THREATS)
Punti di forza
- Economia tra le più competitive al mondo
- Alto potere di acquisto e equa distribuzione della ricchezza
- Livello di corruzione estremamente basso
- Possibilità di accesso ad un ampio mercato scandinavo e e baltico
- Radicamento del "Made in Italy"
Punti di debolezza
- Debito privato dei cittadini danesi piu' alto al mondo. Nel 2019 costituiva circa il 250% del reddito disponibile.
- Il settore pubblico costituisce oltre il 26% dell'occupazione del Paese a metà del 2019
- Instabilita' del Governo data la frammentazione del Parlamento (la soglia per l'entrata nel Folketinget è del 2%). Formula ricorrente dei Governi di minoranza
OPPORTUNITA'
Cosa vendere
- Macchinari e apparecchiature
- Bevande
- Articoli di abbigliamento (anche in pelle e in pelliccia)
- Prodotti alimentari
- Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi
Dove investire
- Energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata (anche da fonti rinnovabili)
- Prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici
- Trasporto e magazzinaggio
- Servizi di informazione e comunicazione
- Prodotti dell'agricoltura, pesca e silvicoltura
MINACCE
- Inefficacia dei controlli del Governo centrale sulla spesa dei governi locali (Rischi politici)
- Alta concentrazione del mercato (Rischi operativi)
- Recessione mondiale (Rischi economici)
Nota: I punti di forza, i punti di debolezza, le opportunità e le minacce sono identificati localmente sulla base di informazioni qualitative e quantitative (provenienti da varie fonti).
Presenza italiana
Azienda | Settore | Sito internet | Informazioni utili |
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| Sito Internet | Cementificio |
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ABET Laminati |
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ALMANI GROUP |
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