Nel 2016, il totale delle vendite registrate nei grandi magazzini è stato pari a 5.978 miliardi di yen, scendendo al di sotto dei 6.000 miliardi per la prima volta in 36 anni. Secondo la Japan Department Stores Association, il dato corrisponde ad un calo di quasi il 40% rispetto al fatturato record di 9.713 miliardi di yen raggiunto nel 1991.

A parità di punti vendita, nel 2016 le vendite sono diminuite del 2,9%. Il calo sarebbe da attribuire, secondo un dirigente dell'Associazione, alla lentezza dei grandi magazzini nel reagire alla diffusione dell’e-commerce e alle diverse tendenze dei consumi giovanili, che ha fatto perdere loro la posizione di supremazia rispetto ad altri rivenditori.

Nel mese di dicembre, grazie allo yen debole, per la prima volta in nove mesi le vendite di prodotti duty-free ai visitatori stranieri sono aumentate dell’8,3%. Tuttavia le vendite di abbigliamento e generi alimentari sono crollate. Per i negozi di prossimità - i cosiddetti “convenience store”, invece, si nota una tendenza opposta. Nel 2016, a parità di punti vendita, le vendite sono, infatti, cresciute dello 0,5% rispetto al 2015. Nonostante il numero degli acquirenti sia sceso dello 0,5%, le vendite per cliente sono aumentate dello 0,9%.

Notizia segnalata da
Agenzia ICE di Tokyo