13/10/2017 - Pubblicata direttiva per armonizzare svalutazione

ETIOPIA - La Banca centrale dell’Etiopia (NBE) ha diffuso una direttiva che impone alle banche commerciali operanti nel paese di trasferire il 30% dei loro ricavi in valuta estera all’istituto centrale.
A darne notizia sono i media locali, specificando che la misura è parte di una serie di indicazioni volte ad accompagnare la decisione di svalutare la valuta nazionale, il birr, del 15%.
In base a quel che è stato reso noto, la direttiva privilegia in particolare gli esportatori che hanno visto aumentare la quota di valuta estera da poter trattenere e che è cresciuta dal 10% consentito sinora al 30% dei ricavi ottenuti sulle esportazioni. Tale quota, tuttavia, può essere utilizzata esclusivamente per l’acquisto e l’importazione di beni e servizi relativi alle loro attività imprenditoriali.
La direttiva, che istruisce le banche a trasferire tutti i "profitti inattesi" derivanti dalla svalutazione del birr, è complementare alla decisione assunta ieri dalla NBE.
L’obbligo di trasferire tutti i profitti inattesi è stato introdotto nel tentativo di ridurre le difficoltà della Banca commerciale dell’Etiopia (CBE, il principale istituto bancario del paese di proprietà statale) nella disponibilità di valuta estera per l’acquisto di beni strategici come petrolio e zucchero, così come per coprire i pagamenti dovuti alle imprese estere operanti nel paese. [MV]
Notizia segnalata daInfoAfrica www.infoafrica.it