17/07/2020 - Alcuni rivenditori al dettaglio in Giappone cominciano ad intravedere una ripresa

Gli aumenti delle vendite registrate dalla catena di arredamento Nitori Holdings Co. e dal rivenditore di abbigliamento casual Shimamura Co. potrebbero costituire una prima indicazione del fatto che la domanda da parte degli acquirenti locali, tenuta lungamente a freno, ha ritrovato slancio ora che la minaccia del coronavirus sembra essersi leggermente attenuata. Nel mese di giugno, le vendite a perimetro costante di Nitori hanno registrato un balzo del 47% rispetto allo stesso mese dell'anno precedente, mentre per Shimamura l’aumento è stato pari al 27%. Le due società sono tra le prime a riferire i propri dati di vendita al dettaglio, e le cifre menzionate coprono il periodo che va dal 21 maggio al 20 giugno. In Giappone, lo stato di emergenza legato al coronavirus è stato revocato in fasi successive a partire dal 14 maggio, prima di essere sospeso completamente il 25 maggio. Gli esiti positivi ottenuti da Shimamura e Nitori non sono gli unici e simili risultati potrebbero essere stati registrati da altri dettaglianti - tra cui United Arrows Ltd., Ryohin Keikaku Co. (l’azienda proprietaria del brand Muji) e Fast Retailing Co. (la società che gestisce il marchio Uniqlo) - che renderanno noti i loro dati mensili all'inizio di luglio. I ricavi dei grandi magazzini, che dipendono in misura maggiore dalla spesa dei turisti, tra il 1° e il 17 giugno sono diminuiti del 27% rispetto allo stesso periodo del 2019. Lo ha riferito Kyodo News, citando la Japan Department Stores Association. Nitori ha evidenziato la richiesta prolungata di mobili per l'home office e di prodotti per l’organizzazione/conservazione degli oggetti, facendo notare - inoltre - che 4,8 punti percentuali dell'aumento potrebbero essere attribuiti al fatto che il periodo in esame ha avuto un sabato in più rispetto al 2019.
Notizia segnalata daAgenzia ICE di Tokyo