Il Vietnam mira ad attirare tra i 130 e i 175 miliardi di euro di investimenti esteri entro il 2025, con un esborso previsto da 90 a 130 miliardi per l’intero periodo, si apprende da una dichiarazione del governo dopo l’approvazione del piano di ristrutturazione economica 2021-2025.

Fino al 2025 il Vietnam si concentrerà nell’attrarre, tra gli altri, investimenti legati all’intelligenza artificiale, blockchain, fintech e ricerca e sviluppo. Secondo il piano di ristrutturazione economica, il governo adotterà meccanismi speciali per attirare e dare priorità a questi investimenti in Vietnam. Ci saranno anche politiche speciali per progetti che trasferiscono alta tecnologia e moderni metodi di governance alle imprese vietnamite e che investono nella formazione e nelle competenze dei lavoratori vietnamiti e nell’assunzione lavoratori locali.

Verrà per esempio applicata un’aliquota agevolata dell’imposta sul reddito delle società del 9% per 30 anni, con un’eccezione iniziale per cinque anni seguita da una riduzione del 50% per dieci anni. È prevista un’esenzione dall’affitto di terra e superficie dell’acqua per 18 anni, con uno sconto del 55% per gli anni successi. Questi incentivi sono disponibili per iniziative in settori preferenziali con un capitale di investimento totale di almeno 1,1 miliardi di euro con almeno 382,3 milioni di euro erogati dall’emissione di un certificato di registrazione degli investimenti.

Per le iniziative con un capitale di investimento di almeno 114 milioni di euro e 382,3 milioni erogati l’aliquota sarà del 7% per 37 anni, con una prima eccezione per sei anni seguita da una riduzione del 50% per 12 anni. Le aziende non pagheranno per 20 anni nessun affitto, dopodiché il costo sarà scontato del 65%. 

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