Maputo – Il ministro delle Finanze del Mozambico, Max Tonela, ha presentato il tanto atteso disegno di legge  per governare un fondo sovrano pianificato che supervisionerà le entrate derivanti da ciò che lo Stato prevede ammonterà a 91,7 miliardi di dollari in esportazioni di gas naturale nei prossimi decenni.

La proposta di legge prevede che il 40% delle entrate statali derivanti dalle esportazioni di gas naturale liquefatto vadano al fondo per i primi 15 anni, mentre il resto sarà destinato al bilancio nazionale. Successivamente, il denaro sarà suddiviso equamente tra risparmi e spesa annuale, ha precisato Tonela ai legislatori. La banca centrale sarà il gestore operativo del fondo.

I guadagni del governo derivanti dai progetti già approvati – tra cui una piattaforma offshore da 7 miliardi di dollari che ha iniziato ad esportare un anno fa e un piano onshore da 20 miliardi di dollari attualmente congelato a causa di un’insurrezione collegata allo Stato islamico nell’area – raggiungeranno il picco di oltre 6 miliardi di dollari all’anno entro il 2040, ha detto Tonela.

La creazione di un fondo patrimoniale per una delle nazioni più povere del mondo era un requisito fondamentale del Fondo monetario internazionale (Fmi), che l’anno scorso ha concordato un programma economico da 456 milioni di dollari con il Mozambico.

Le entrate saranno inoltre cruciali per aiutare il Paese a rimborsare un’obbligazione da 900 milioni di dollari che inizierà a scadere a partire da marzo 2028.

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