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Dove investire (INDIA)


Costruzioni

Nonostante le ottime performance del nostro export negli ultimi anni, la quota di mercato italiana nel Paese è ancora relativamente bassa, segno che i nostri esportatori fanno ancora fatica a cogliere appieno le numerose opportunità del futuro hub manifatturiero asiatico. A livello settoriale Agroalimentare, Food processing, Infrastrutture e Ferroviario, Farmaceutico, Meccanica Strumentale, Energie Rinnovabili/Green Economy offrono i più ampi spazi di crescita per il Made in Italy.

Infrastrutture: Con l’annuncio a febbraio 2020 del Ministro delle Finanze, Nirmala Sitharaman, di avviare un piano infrastrutturale (National Investment & Infrastructure Fund) da 1,5 trilioni di dollari che saranno spesi nei prossimi cinque anni - principalmente in strade, collegamenti ferroviari, impianti idrici ed elettrici -  l’India intende rivaleggiare con Cina e Giappone per la leadership settoriale nel continente asiatico. Da un lato il Governo indiano e’ gia’ nella fase di identificazione dei progetti più urgenti che saranno messi in cima alla lista degli interventi, mentre dall’altro lato cerca investitori esteri che possa contribuire finanziariamente alla realizzazione dei progetti.

Si stima che nel 2030 India, Cina e Stati Uniti rappresenteranno il 57% del valore totale del settore infrastrutture a livello mondiale.

Tra le principali opere infrastrutturali in programma, si segnalano:

Strade e autostrade: Il progamma del Governo National Highways Development Programme (NHDP), si propone di centrare l’ambizioso obiettivo di costruire, ampliare ed ammodernare circa 54 mila km di autostrade, con un investimento stimato in 60 miliardi di dollari, pari a circa 7.300 km all’anno. Tra i progetti piu’ significativi si segnala il cosidetto “Quadrilatero d’Oro”, che dovrebbe collegare le metropoli di Delhi, Mumbai, Kolkata, Chennai e Bangalore con una strada a scorrimento veloce a sei corsie. Fino ad oggi, tuttavia, i risultati in termini di progetti assegnati sono stati piuttosto deludenti, se confrontati agli obiettivi prefissati (nell'anno fiscale in corso sarebbero stati assegnati poco piu' di 700 km di autostrade rispetto un target dieci volte maggiore). L’attuale Piano triennale ha allocato circa 1,1 miliardi di Euro per la costruzione di nuove strade.

Ferrovie: Il Governo ha stanziato 128 miliardi di dollari per progetti di linee ad alta velocità, la modernizzazione di stazioni e centri logistici, il miglioramento della sicurezza dei trasporti, la facilitazione dell'integrazione tra trasporto urbano e suburbano e l’automazione del traffico. Sono in programma anche diversi progetti per la rete delle metropolitane nelle città indiane. Sono in corso interventi per  l’ammodernamento di 236 stazioni ferroviarie, costruzioni di nuovi terminal, lo sviluppo di una rete ad alta velocità e la realizzazione di 25 mila km di ferrovie entro la fine del 2020, per una spesa totale di oltre 70 miliardi di dollari. Forte enfasi e’ stata data anche al rinnovamento delle grandi stazioni ferroviarie.

Aeroporti: La Airport Authority prevede la modernizzazione di 35 aeroporti esistenti e la costruzione di 15 nuovi aeroporti. Un investimento complessivo di 57 milioni di Euro e’ inoltre programmato per tre aeroporti del Nord Est dell’India.

Porti: Nel quadro del National Maritime Development Program (NMDP) e’ prevista la realizzazione di 254 progetti miranti a potenziare le capacità portuali attraverso una maggiore dotazione di macchinari ed equipaggiamenti per la gestione dei cargo, delle connessioni con le vie di trasporto terrestre e dell’informatizzazione delle operazioni.

I piani quinquennali sono programmi economici nazionali centralizzati e integrati.

Fonte: Agenzia ICE- Ufficio ICE di New Delhi

Principali aziende del settore
  • Sito Internet: www.suzlon.com
  • Contatti: Suzlon, Shrimali Society
    Near Shri
    5,Navrangpura
    380009 Ahmedabad
  • Sito Internet: www.tatapower.com
  • Contatti: Bombay House
    24, Homi Mody Street
    400 001 Mumbai
  • Sito Internet: www.mahadiscom.in
  • Contatti: Prakashdad, Plot No. G-9
    Anant Kanekar Marg
    Bandra (E)
    400051 Maharastra
  • Sito Internet: www.gail.nic.in
  • Contatti: 16,Bhikaiji Cama Place
    R K Puram
    110066 New Delhi
  • Sito Internet: www.ntpc.co.in
  • Contatti: NTPC Bhavan, Scope Complex Institutional Area, Lodi Road
    11003 New Delhi
Prodotti alimentari

L’agroalimentare resta sottodimensionato (meno del 2% del totale esportato).  L’incremento della domanda indiana crea però molteplici spazi per il Made in Italy. Il settore agricolo indiano e' uno dei maggiori al mondo in termini di produzione e consumo. L'India e' il secondo produttore di frutta e verdura al mondo e la sua produzione agricola costuituisce l'8% di quella mondiale. L'agricoltura contribuisce al PIL indiano per il 16% pur impiegando oltre la meta' della forza lavoro indiana.

Le opportunita' sono considerevoli sia nel settore dei macchinari agricoli (forte apprezzamento dei marchi italiani che ben rispondono alla domanda locale di attrezzature di piccole dimensioni e adattabilita' alle necessita' locali) che in quello dei processi di lavorazione, trasformazione e conservazione agro-alimentare. Circa il 40% della produzione agricola indiana deperisce prima di arrivare al consumatore, proprio a causa delle mancanze ed inefficienze nella supply chain, nelle tecnologie di conservazione (la catena del freddo e' praticamente inesistente) e di trasformazione alimentare.

Nel settore del Food processing gli Investimenti esteri sono ammessi al 100%. Il Governo indiano ha inoltre lanciato un progetto per la realizzazione di 42 Mega Food Mega Parks (zone speciali caratterizzate da incentivi ed agevolazioni amministrative) per attirare investitori stranieri.

Fonte: Agenzia ICE- Ufficio ICE di New Delhi

Principali aziende del settore
  • Sito Internet: www.kwalitydairyindia.com
  • Contatti: Tehsil Palwal Village
    Softa District, Faridabad
    121004 Haryana
  • Sito Internet: www.shaktibhog.com
  • Contatti: 404-405, 4th Floor, Krishna Apra
    Business Square, Netaji Subhash Place,
    Pitampura
    110034 New Delhi
  • Sito Internet: www.allana.com
  • Contatti: Allana House, Allana Road, Colaba
    400001 Maharashtra
  • Sito Internet: www.britannia.com
  • Contatti: 5/1A, Hungerford Street
    700 017 Calcutta
  • Sito Internet: www.nestle.in
  • Contatti: M-5A, Connaught Circus
    110 001 New Delhi
Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi

Automotive: Il Governo indiano incoraggia gli investimenti esteri nel settore automobilistico e consente acquisizioni e controllo di aziende fino al 100%, senza una preventiva autorizzazione da parte dello Stato. I dazi ancora relativamente alti, uniti al basso costo del lavoro, sono alla base degli ingenti investimenti produttivi in India da parte di tutte le case automobilistiche mondiali.

Negli ultimi anni tutti i principali gruppi stranieri (Toyota, Ford, General Motors, Nissan-Renault, Volkswagen, Honda, Hyundai e Fiat) hanno avviato significative espansioni della loro capicita’ produttiva in India, in particolare nei segmenti delle auto di piccola dimensione, che incidono per quasi i tre quarti della domanda interna. Nonstante il recente declino della domanda nazionale nell’ultimo anno, dovuto anche alla politica della Banca Centrale Indiana che ha mantenuto relativamente alti i tassi di interesse in funzione anti-inflattiva, il tasso di penetrazione delle automobili e’ ancora talmente basso che le prospettive di crescita del mercato sono enormi.

Inoltre, anche in virtu’ dei sempre piu’ numerosi accordi commerciali regionali e con i paesi limitrofi, l’India si sta sempre piu' posizionando come “hub” globale per la produzione dei mezzi di trasporto, con particolare attenzione al mercato asiatico (l’export dell’India di veicoli e’ aumentato del 25% negli ultimi 5 anni).

L'industria automobilistica indiana è una delle più grandi al mondo e rappresenta il il 7,1% del Prodotto interno lordo (PIL) del Paese. Il segmento delle due ruote, con una quota di mercato dell'80%, è leader del mercato indiano grazie ad una classe media in crescita e una popolazione giovane. Inoltre, il crescente interesse delle aziende nell'esplorazione di mercati interni al Paese ha ulteriormente sviluppato ed accresciuto il settore. Il segmento complessivo dei veicoli passeggeri ha una quota di mercato del 14%.

L'industria automobilistica e dei componenti-auto indiani e’ composta sia da grossi produttori organizzati che da piccoli produttori non organizzati. Le grandi aziende del settore sono attive nella produzione di apparecchiature originali (Original Equipment Manufacturers) e si compone di strumenti di precisione ad alto valore aggiunto, mentre le piccole aziende producono prodotti a basso valore e sono presenti nel post-vendita (ricambi non ufficiali). Le previsioni indicano il raggiugimento di un valore di 115 miliardi di dollari entro l’anno fiscale indiano  2020-21 se le attuali favorevoli condizioni non dovessero mutare, mentre le esportazioni dovrebbero raggiungere i 30 miliardi di dollari (sempre nell’anno fiscale indiano 2020-21).

Il settore automobilistico ha potenziale per generare ricavi fino a 300 miliardi di dollari entro il 2026, creando 65 milioni di posti di lavoro in piu’ e contribuendo per oltre il 12% al PIL del Paese.

Un’altra iniziativa adottata dal Governo indiano e’ quella relativa alla promozione delle auto eco-compatibili nel paese (a metano, ibride ed elettriche), con il lancio del Progetto denominato National Electrical Mobility Mission 2020.

Fonte: Agenzia ICE- Ufficio ICE di New Delhi

Energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata (anche da fonti rinnovabili)

Energie rinnovabili: La domanda di energia in India sta crescendo rapidamente con importanti implicazioni per il mercato energetico a livello globale. Il Governo Indiano ha compiuto notevoli progressi, implementando una serie di riforme del mercato energetico nazionale con l’immissione nella rete energetica nazionale di quote  provenienti da fonti rinnovabili.

Nel 2019, l'India è stata classificata come il quarto mercato delle energie rinnovabili più attraente al mondo. L'India presto diventera’ il Paese che fornirà - a livello globale - il maggior contributo alla crescita delle energie rinnovabili, spinto anche dall’ambizioso obiettivo di raggiungere 175 GigaWatt di energia rinnovabile entro il 2022, per poi arrivare a 450 GigaWatt entro il 2030. Quest’ultimo traguardo rappresenterà il 55% della capacità totale installata nel Paese.

Al 30 settembre 2020, la capacità totale installata per la fornitura di energia attraverso fonti rinnovabili era pari a 89 GigaWatt con la seguente suddivisione:

Eolico: 38 GW;

Solare: 36 GW;

Biomasse: 10 GW;

Idroelettrico: 5 GW.

E’ da evidenziare che l’India è riuscita ad aumentare la capacità di energia eolica di 1,7 volte negli ultimi 4 anni, mentre è aumentata di quasi 14 volte la capacità di energia solare negli ultimi cinque  anni (da 2,6 GW a 36 GW). A marzo 2019 erano stati approvati 42 parchi solari con una capacità aggregata di 23.499 MW in 17 Stati Indiani. I parchi solari di Kurnool (1.000 MW) e Bhadla-II (648 MW) sono pienamente operativi, mentre il più grande parco solare di 2.000 MW a Pavagada è in fase di installazione.

Il Governo è impegnato in un notevole sforzo per un maggiore utilizzo di fonti di energia pulita e sta lavorando a numerosi progetti nel comparto. Si prevede che il settore delle energie rinnovabili in India attirerà investimenti per un valore di 80 miliardi di dollari nei prossimi quattro anni.

Nel periodo 2019-20, il settore delle energie rinnovabili in India ha concluso accordi di investimento per un totale pari a 8,4 miliardi di dollari, secondo un rapporto dell'Istituto statunitense per l'economia e l'analisi finanziaria – IEEFA (ieefa.org/).

A tal proposito va ricordato che Enel Green Power, attraverso la sua controllata indiana per le energie rinnovabili Enel Green Power India, ha firmato un accordo di lungo termine con il fondo di investimento norvegese Norfund per finanziare, realizzare e gestire nuovi progetti di energie rinnovabili in India.

L’accordo prevede che entro il 2022 sia raggiunto l’obiettivo del Governo Indiano di avere a disposizione 100 GigaWatt da energia solare e 60 GigaWat da eolico, rispetto agli attuali 36 GW circa di capacità solare e 38 GW circa di capacità eolica.

Fonte: Agenzia ICE- Ufficio ICE di New Delhi

Macchinari e apparecchiature

Food Processing: 

L'industria indiana della trasformazione alimentare, valutata in 170 miliardi di euro, cresce dell'11% l’anno. Il consumatore indiano medio spende quasi il 31% del suo reddito per prodotti alimentari. L'industria della trasformazione alimentare indiana rappresenta il 32% del mercato alimentare totale del paese, il 14% del PIL manifatturiero, il 13% delle esportazioni indiane e il 6% degli investimenti industriali totali. L’India e’ uno dei maggiori produttori mondiali di frutta, verdure, legumi, carne bovina e latte. Attualmente il settore e’ stimato a 39 miliardi dollari con un tasso di crescita medio annuo dell’11%. Nonostante i margini di crescita elevati, il settore mostra potenzialita’ enormi ancora da sviluppare, dato che la quota attuale del raccolto agricolo che viene trasformato e’ appena del 10%, mentre quella del raccolto perso per difficolta’ della distribuzione arriva al 40% per circa 10 miliardi di dollari. La ragione va ricercata soprattutto nella inadeguatezza delle strutture di immagazzinamento e trasporto (soprattutto “cold storage” e “cold chain”) oltre che nel sistema stradale inadeguato. A questo si aggiunga che il settore del food processing potrebbe rappresentare una soluzione, se in stretta connessione con i produttori.

Lo sviluppo dell’industria del Food Processing e’ diventata una priorita’ in India che ha una popolazione di un miliardo e trecentocinquanta milioni di abitanti,(in crescita dell’1,2% all’anno) e che non puo’ contare unicamente sull’aumento delle aree coltivabili.

Il Ministro per il Food Processing ha piu’ volte pubblicizzato l’ambiziosissimo piano di fare dell’India il piu’ importante hub mondiale per il Food Processing, settore che negli ultimi cinque anni e’ cresciuto dell’8,8% contro il 3,3% dell’agricoltura e il 6,6% dell’Industria. Le potenzialita’ di sviluppo del settore sono molto alte e va ricordato che esso rappresenta il 13% delle esportazioni ed il 14% della produzione industriale del Paese.

Nel precedente Piano quinquennale 2012-2017, l’India ha previsto ingenti finanziamenti e misure di sostegno alla crescita e alla modernizzazione del settore, soprattutto attraverso  il programma “National Mission on Food Processing” che comprendeva la costituzione di 42 “Mega Food Parks” ognuno dei quali con adeguate infrastrutture e la presenza di tutta la filiera incluso il controllo qualita’ sui prodotti.

Il Progetto lanciato dal Governo Integrated Cold Chain (ICC) Scheme for Cold Chain, Value Addition & Preservation Infrastructure, il grande piano per la realizzazione di una moderna catena del freddo (che in India e’, come detto, ancora molto ridotta), rappresenta la condizione imprescindibile per diminuire la quota di cibo che viene sprecato. L’Italia e’ il terzo fornitore per l’India di macchine per il food processing.

Fonte: Agenzia ICE- Ufficio ICE di New Delhi

Ultimo aggiornamento: 06/12/2020