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Dove investire (INDIA)


Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi

Automotive: Il Governo indiano incoraggia gli investimenti esteri nel settore automobilistico e consente acquisizioni e controllo di aziende fino al 100%, senza una preventiva autorizzazione da parte dello Stato. I dazi ancora relativamente alti, uniti al basso costo del lavoro, sono alla base degli ingenti investimenti produttivi in India da parte di tutte le case automobilistiche mondiali. Negli ultimi anni tutti i principali gruppi stranieri (Toyota, Ford, General Motors, Nissan-Renault, Volkswagen, Honda, Hyundai e Fiat) hanno avviato significative espansioni della loro capicita’ produttiva in India, in particolare nei segmenti delle auto di piccola dimensione, che incidono per quasi i tre quarti della domanda interna. Nonstante il recente declino della domanda nazionale nell’ultimo anno, dovuto anche alla politica della Banca Centrale Indiana che ha mantenuto relativamente alti i tassi di interesse in funzione anti-inflattiva, il tasso di penetrazione delle automobili e’ ancora talmente basso che le prospettive di crescita del mercato sono enormi. Inoltre, anche in virtu’ dei sempre piu’ numerosi accordi commerciali regionali e con i paesi limitrofi, l’India si sta sempre piu' posizionando come “hub” globale per la produzione dei mezzi di trasporto, con particolare attenzione al mercato asiatico (l’export dell’India di veicoli e’ aumentato del 25% negli ultimi 5 anni). L'industria automobilistica e dei componenti-auto indiani e’ composta sia da grossi produttori organizzati che da piccoli produttori non organizzati. Le grandi aziende del settore sono attive nella produzione di apparecchiature originali (Original Equipment Manufacturers) e si compone di strumenti di precisione ad alto valore aggiunto, mentre le piccole aziende producono prodotti a basso valore e sono presenti nel post-vendita (ricambi non ufficiali). Un’altra iniziativa adottata dal Governo indiano e’ quella relativa alla promozione delle auto eco-compatibili nel paese (a metano, ibride ed elettriche), con il lancio del Progetto denominato National Electrical Mobility Mission 2020. Per rispondere alle esigenze dell'industria automobilistica, e’ stata estesa  di un anno la durata del Production Linked Incentive (PLI) Scheme for Automobile and Auto Components,. Il programma ha avuto successo, attirando proposte di investimenti per 8,1 miliardi di dollari rispetto all'obiettivo stimato di 5,1 miliardi di dollari in cinque anni, con 1,6 miliardi di dollari già investiti al 31 dicembre 2023. Il governo indiano sta lavorando per creare un ecosistema di mobilità integrato di veicoli elettrici (EV) a bassa impronta di carbonio e ad alta densità di passeggeri, con particolare attenzione alla riforma del trasporto urbano. La strategia e le politiche del governo mirano a promuovere una maggiore adozione di veicoli elettrici in risposta alla crescente domanda di opzioni di trasporto più pulite da parte dei clienti. Il governo prevede che il settore automobilistico attirerà 8-10 miliardi di dollari di investimenti locali e stranieri entro il 2024. Il mercato indiano delle autovetture è stato valutato a 32,70 miliardi di dollari nel 2021 e si prevede che raggiungerà un valore di 54,84 miliardi di dollari entro il 2027, registrando un tasso di crescita annuale composto (CAGR) di oltre il 9% tra il 2022 e il 2027. Nell'intero anno fiscale 2023-2024, la produzione totale di veicoli passeggeri, veicoli commerciali, tre ruote, due ruote e quadricicli è stata di 28.434.742 unità. Si stima che il mercato dei veicoli elettrici (EV) raggiungerà 7,09 miliardi di dollari in India entro il 2025. Uno studio del CEEW Centre for Energy Finance ha riscontrato un potenziale di 206 miliardi di dollari per i veicoli elettrici in India entro il 2030. Ciò richiederà un investimento di 180 miliardi di dollari nella produzione di veicoli e nelle infrastrutture di ricarica.

Energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata (anche da fonti rinnovabili)

Energie rinnovabili: La domanda di energia in India sta crescendo rapidamente con importanti implicazioni per il mercato energetico a livello globale. Il Governo Indiano ha compiuto notevoli progressi, attuando una serie di riforme del mercato energetico nazionale con l’introduzione di quote di fonti rinnovabili nella rete energetica nazionale.

Nel 2023, l'India è stata classificata come il quarto mercato delle energie rinnovabili più attraente al mondo. L'India presto diventera’ il Paese che fornirà - a livello globale - il maggior contributo alla crescita delle energie rinnovabili, spinto anche dall’ambizioso obiettivo di raggiungere 175 GigaWatt di energia rinnovabile entro il 2023, di raddoppiarne la capacita’ entro il 2026 per poi arrivare a 450 GigaWatt entro il 2030. Quest’ultimo traguardo rappresenterà il 55% della capacità totale installata nel Paese.

A maggio 2024 la capacita’ installata totale per la fornitura di energia attraverso fonti rinnovabili, inclusa l’energia idroelettrica, ha raggiunto un valore pari a 193,57 GigaWatt con la seguente ripartizione:

Energia eolica: 46,42 GW; Energia solare: 84,27 GW; Biomassa/Cogenerazione: 10,35 GW; Piccola energia idroelettrica: 5 GW; Termovalorizzazione: 0,59 GW; Grande idroelettrico: 46,92 GW.

Al 30 novembre 2023, in India sono stati approvati 50 parchi solari con una capacità complessiva di 37,49 GW in 12 stati. L’energia eolica ha un obiettivo offshore di 30 GW entro il 2030, con l’identificazione di potenziali siti.

Il Governo è impegnato in un notevole sforzo per un maggiore utilizzo di fonti di energia pulita e sta lavorando a numerosi progetti nel comparto. Si prevede che il settore delle energie rinnovabili in India attirerà investimenti per un valore di 80 miliardi di dollari nei prossimi quattro anni.

Con il maggiore sostegno del governo e il miglioramento della situazione economica, il settore è diventato attraente dal punto di vista degli investitori. Mentre l’India cerca di soddisfare da sola la propria domanda di energia, che dovrebbe raggiungere i 15.820 TWh entro il 2040.

A tal proposito va ricordato che Enel Green Power, attraverso la sua controllata indiana per le energie rinnovabili Enel Green Power India, ha firmato un accordo di lungo termine con il fondo di investimento norvegese Norfund per finanziare, realizzare e gestire nuovi progetti di energie rinnovabili in India.

Macchinari e apparecchiature

Il settore manifatturiero indiano sta attraversando una profonda trasformazione con l'integrazione di soluzioni di Intelligenza Artificiale (IA) e Machine Learning (ML), inaugurando l'era delle fabbriche intelligenti. Secondo il rapporto NASSCOM (National Association of Software and Service Companies) sull'adozione dell'Industria 4.0 in India, si prevede che le tecnologie digitali rappresenteranno il 40% della spesa totale per la produzione entro il 2025, rispetto al 20% nel 2021. Macchine utensili: Attualmente, l'India produce varie macchine utensili, tra cui macchine a uso generale/speciale, macchine standard a Controllo Numerico Computerizzato (CNC), macchine per il taglio di ingranaggi, rettificatrici, macchine di medie dimensioni, macchine per elettroerosione (EDM), presse, piegatrici, macchine per piegare tubi, macchine per laminazione e piegatura. L'aumento dell'automazione industriale, l'adozione delle pratiche di Industria 4.0, il rapido aumento delle PMI e le iniziative governative come Make in India e Atmanirbhar Bharat (Self-Reliant India), la revisione delle aliquote fiscali e il miglioramento delle leggi regolamentari sono fattori che si prevede spingeranno avanti l'industria delle macchine utensili in India. Politiche e iniziative governative, come gli schemi di incentivo legati alla produzione (PLI), le riforme per agevolare lo sviluppo di imprese, l'aumento degli investimenti diretti esteri (FDI), gli investimenti in infrastrutture e le iniziative AatmaNirbhar Bharat e Make in India, hanno creato un terreno fertile per lo sviluppo di tale settore industriale. L'industria indiana delle macchine utensili è stata valutata in 1,86 miliardi di Euro nel 2022, con una crescita prevista a un CAGR dell'8%, raggiungendo 2,75 miliardi di Euro entro il 2027. Industria della trasformazione alimentare: L'industria della trasformazione alimentare indiana è tra le più grandi della nazione in termini di crescita, produzione, consumo ed esportazioni. Il mercato al dettaglio di generi alimentari, valutato a 11,3 trilioni di USD nel 2021, è anche tra i più grandi dell'economia globale. L'India è uno dei principali attori nel settore agricolo a livello mondiale e detiene la seconda più grande superficie agricola al mondo, generando occupazione per circa la metà della popolazione del Paese. L'India è anche il più grande produttore di latticini al mondo, ma si colloca solamente al 46° posto per quanto riguarda le esportazioni. Allo stesso modo, l'India è il secondo maggiore produttore di ortaggi, ma si colloca al quindicesimo posto nell'industria globale. Sebbene dunque l'India abbia una solida posizione in termini di produzione, la sua posizione si deteriora in termini di esportazione di prodotti alimentari, in particolare  lavorati , in tutte le categorie. L’industria della trasformazione alimentare indiana e’ cresciuta negli ultimi 5 anni con un incremento medio annuo pari all’8,3%. Con una dimensione di mercato di 866 miliardi di USD nel 2022, l'industria alimentare giocherà un ruolo vitale nella crescita economica. Nonostante i margini di crescita elevati, il settore mostra potenzialita’ enormi ancora da sviluppare, dato che la quota attuale del raccolto agricolo che viene trasformato e’ appena del 10%, mentre quella del raccolto perso per difficolta’ della distribuzione arriva al 40% per circa 10 miliardi di dollari. La ragione va ricercata soprattutto nella inadeguatezza delle strutture di immagazzinamento e trasporto (soprattutto “cold storage” e “cold chain”) oltre che nel sistema stradale inadeguato. Il governo indiano ha lanciato diversi programmi per promuovere gli investimenti nell'industria della trasformazione alimentare, quali gli Incentivi Legati alla Produzione per l'Industria della Trasformazione Alimentare (PLISFPI), le infrastrutture per la Catena del Freddo Integrata e la creazione di Valore Aggiunto, i Mega Parchi Alimentari, la creazione di Infrastrutture per i Cluster di Trasformazione Agroalimentare. Secondo le statistiche del 2023, l'Italia detiene una quota di mercato dell'8,89% nelle importazioni di macchinari per la trasformazione alimentare in India. L'Italia è il terzo maggiore esportatore di macchinari per la trasformazione alimentare dopo la Cina, che detiene una quota di mercato del 37,5% e la Germania con il 10,52%.

Amministrazione pubblica e difesa; assicurazione sociale obbligatoria

L'India e’ il principale importatore di armi al mondo, rappresentando il 9,8% delle vendite globali di armi, secondo l'ultimo rapporto dell'Istituto Internazionale di Ricerche sulla Pace di Stoccolma (SIPRI). Il bilancio dell’Unione 2023-24 destina 19,7 miliardi di USD per la modernizzazione e lo sviluppo delle infrastrutture dei Servizi di Difesa, un aumento di 1,2 miliardi di USD (6,7%) rispetto all’anno fiscale 2023. Dall’anno fiscale  2019-20, gli investimenti di capitale in ambito difesa sono aumentati  di 7,2 miliardi di dollari (57%). Il governo ha sviluppato politiche volte a potenziare il settore aeronautico e l’India e’ ora il terzo mercato aeronautico al mondo. Con la crescita del settore aeronautico, vi è un potenziale significativo anche per i servizi di manutenzione, riparazione e revisione (MRO). Le compagnie aeree indiane spendono circa il 12-15% dei loro ricavi complessivi per la manutenzione, che diventa la seconda voce di spesa più costosa dopo il carburante (45% delle spese operative). I fornitori di servizi MRO indiani sono competenti nella manutenzione della struttura dell'aeromobile, mentre i servizi di manutenzione e riparazione dei motori e dei componenti sono ottenuti all'estero. Inoltre, non esiste una grande struttura MRO per elicotteri in India, ad eccezione di Pawan Hans e Hindustan Aeronautics Limited (HAL), rendendo i servizi MRO per elicotteri una significativa opportunità di business con notevole potenziale. La space economy in India vale circa 8 miliardi di dollari  e secondo le previsioni di In-Space l’economia spaziale indiana ha il potenziale per raggiungere 44 miliardi di dollari nei prossimi 10 anni. Il settore industriale spaziale, con una dimensione  di mercato di 521 milioni di dollari  nel 2022 e’ previsto che  crescerà con un CAGR  di circa il 28% nel prossimo decennio, spinto  dai progressi nella tecnologia satellitare, dall'espansione dell’esplorazione delle costellazioni e dalla proliferazione delle applicazioni di telerilevamento. Industria farmaceutica L'industria farmaceutica indiana è conosciuta come la "farmacia del mondo" per il suo ruolo vitale nella fornitura globale di farmaci generici convenienti e di alta qualità, che costituiscono il segmento più grande (71%). L'India si colloca al 3° posto mondiale per produzione in volume e al 14° per valore. L'India è la fonte di 60.000 marchi generici in 60 categorie terapeutiche e produce oltre 500 diversi  principi attivi. Il paese ospita più di 3.000 aziende farmaceutiche con una rete solida di oltre 10.500 impianti di produzione. Si prevede che il mercato farmaceutico interno dell'India raggiungerà i 65 miliardi di dollari entro il 2024, espandendosi ulteriormente fino a raggiungere i 130 miliardi di dollari entro il 2030 e un mercato di 450 miliardi di dollari entro il 2047. E’ stato varato un piano incentivi legati alla produzione (PLI) del settore farmaceutico in 13 settori chiave, come ingredienti farmaceutici attivi, intermediari dei farmaci e materiali di partenza chiave. L'industria farmaceutica in India sta anche assistendo alla crescita dei settori ausiliari e correlati come la produzione di apparecchiature farmaceutiche e sanitarie. Attualmente, l'India importa ancora molte apparecchiature di alta gamma necessarie per l'industria farmaceutica. Tuttavia, c'è un numero crescente di joint venture tra produttori indiani e stranieri a causa della necessità di produrre apparecchiature tecnologicamente superiori a costi inferiori. L'Italia è nota per le sue tecnologie avanzate di produzione e la sua competenza nel settore dei macchinari farmaceutici e chimici, che possono essere sfruttate per migliorare la competitività di questo settore in crescita in India, tramite investimenti diretti o collaborazioni industriali. L'Italia si classifica come il tredicesimo esportatore verso l'India nel 2023 con una quota di mercato del 2,5% del settore dei prodotti farmaceutici indiani e le importazioni complessive dall'Italia sono aumentate del 4,53% rispetto all'anno precedente. In termini di macchinari farmaceutici e chimici, l'Italia attualmente si classifica come il 2° esportatore verso l'India nel 2023 con una quota di mercato del 16,31%. Le importazioni complessive dall'Italia sono aumentate del 32,09% rispetto al 2022.  

Costruzioni

Per raggiungere il suo obiettivo di crescita economica di 5 trilioni di dollari entro il 2025, l'India deve potenziare la propria infrastruttura. Il governo centrale ha aumentato gli investimenti in conto capitale (capex) a 133,9 miliardi di dollari per l'anno fiscale che inizia il 1° aprile 2024. Nell'ambito del National Infrastructure Pipeline (NIP), progetti per un valore di1,3 trilioni di dollari sono attualmente in diverse fasi di attuazione. Nel novembre 2022, è stato istituito il National Investment and Infrastructure Fund (NIIF) come piattaforma di investimento collaborativa tra il governo dell'India, investitori globali, banche multilaterali di sviluppo (MDB) e istituzioni finanziarie domestiche. Strade e Autostrade: Il governo ha fissato obiettivi ambiziosi per il settore dei trasporti, tra cui lo sviluppo di una rete autostradale nazionale di 2.000 km entro il 2025 e l'espansione di 220 aeroporti. Inoltre, i piani prevedono la messa in funzione di 23 vie d'acqua entro il 2030 e lo sviluppo di 35 parchi logistici multimodali (Multi-Modal Logistics Parks - MMLP). L'esborso totale di bilancio per i ministeri legati alle infrastrutture è aumentato da circa 3,7 miliardi di dollari nell'anno fiscale 2023 a 5 miliardi di dollari nell'anno fiscale 2024. Oltre al sostegno del governo centrale e degli Stati in vari programmi, l'India ha bisogno di una spinta significativa da parte dei partenariati pubblico-privati per raggiungere l'obiettivo di un'economia da 5 mila miliardi di dollari entro il 2025. Il governo ha deciso di stanziare 33,4 miliardi di dollari per il Ministero delle strade per il biennio 2024-25. La Bharatmala Pariyojana sta procedendo con la Fase I, incentrata sullo sviluppo di 34.800 km di strade/autostrade nazionali. Il progetto si concentra sullo sviluppo dei corridoi e dovrebbe concludersi entro il 2027-2028, coprendo 31 Stati/Territori dell’Unione e oltre 550 distretti. Inoltre, il governo intende costruire 22 nuove superstrade "greenfield", ad indicare il significativo avanzamento dell'infrastruttura di trasporto indiana. Ferrovie: Il Governo ha stanziato 128 miliardi di dollari per progetti di linee ad alta velocità, la modernizzazione di stazioni e centri logistici, il miglioramento della sicurezza dei trasporti, la facilitazione dell'integrazione tra trasporto urbano e suburbano e l’automazione del traffico. Sono in programma anche diversi progetti per la rete delle metropolitane nelle città indiane. Il settore ferroviario indiano sta realizzando progetti ambiziosi come il Corridoio ferroviario ad alta velocità Mumbai-Ahmedabad e il ponte Chenab in Jammu & Kashmir, il ponte ferroviario su piloni più alto del mondo. Le ferrovie indiane mirano a diventare un'azienda a zero emissioni di carbonio entro il 2030. Per le ferrovie è stata prevista una spesa in conto capitale di 30,72 miliardi di dollari, con un aumento del 5,8% rispetto all'anno precedente. Aeroporti: Il programma di connettività regionale UDAN (Ude Desh Ka Aam Nagarik), mira a migliorare la connettività aerea degli aeroporti regionali nelle piccole città. Nei suoi primi 5 anni, UDAN ha servito oltre dieci milioni di passeggeri, inaugurando 425 nuove rotte e 58 aeroporti. Il bilancio dell’Unione per l’anno fiscale 2023-24 ha previsto uno stanziamento di 1,24 miliardi di dollari per l'UDAN, raddoppiando il budget dell'anno precedente. Nel dicembre 2022, l'Autorità Aeroportuale dell'India (AAI) e altri organismi aeroportuali hanno previsto un esborso di capitale di circa 11,8 miliardi di dollari nel settore aeroportuale nei prossimi cinque anni per l'espansione e la modifica dei terminali esistenti, per la costruzione di nuovi terminali e per il miglioramento delle piste e per lo sviluppo dei servizi connessi. Porti: Nel quadro del National Maritime Development Program (NMDP) e’ prevista la realizzazione di 254 progetti miranti a potenziare le capacità portuali attraverso una maggiore dotazione di macchinari ed equipaggiamenti per la gestione dei cargo, delle connessioni con le vie di trasporto terrestre e dell’informatizzazione delle operazioni. Sagarmala, il programma settoriale centrale del Ministry of Ports, Shipping and Waterways, promuove lo sviluppo portuale del Paese sfruttando i 7.500 km di costa, i 14.500 km di vie navigabili e la posizione strategica sulle principali rotte commerciali marittime internazionali. Il Governo prevede che la capacità portuale totale del Paese aumenterà dagli attuali 2.600 MTPA (milioni di tonnellate all'anno) a oltre 10.000 MTPA nel 2047.

Ultimo aggiornamento: 26/09/2024