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Perchè GIAPPONE (Punti di forza)


I vantaggi competitivi per le aziende italiane ed europee sono aumentati grazie all'EPA UE-Giappone

L'Accordo di Partenariato Economico (EPA) tra UE e Giappone, in vigore dal 1 febbraio 2019, ha abolito i dazi per il 90% delle esportazioni UE, prevedendo per alcuni prodotti la graduale eliminazione delle tariffe secondo precise scadenze annuali. La piena attuazione dell'Accordo porterà all'abolizione delle tariffe per il 97% delle esportazioni UE verso il Giappone nell'arco di 10 o 15 anni in base alla linea tariffaria, mentre per il restante 3% è prevista una parziale riduzione dei dazi o un sistema di quote/riduzioni tariffe.

Accordo UE-Giappone: un volano per le nostre esportazioni

Nel 2023, l'export dell'UE nel mercato nipponico ha raggiunto i 74,3 miliardi di euro mentre le importazioni hanno superato i 68 miliardi. A settembre 2022, a livello di Unione Europea, il tasso di utilizzo delle tariffe preferenziali (PUR) previste dall'Accordo si è attestato al 72%. L'Italia ha raggiunto il 66%, quindi lievemente al di sotto della media europea, ma si è comunque collocata al primo posto per valore di prodotti esportati attraverso le tariffe agevolate EPA

Ai benefici offerti dall'EPA e alla portata dell'economia giapponese si aggiunge la solidità del tessuto industriale nipponico

La comunità d'affari giapponese è caratterizzata dalla presenza di grandi gruppi nel settore manifatturiero e delle industrie pesanti. Aziende del calibro di Hitachi, IHI e Mitsubishi, all'avanguardia per capacità di innovazione tecnologica e con una consolidata presenza nei mercati internazionali, possono avere un ruolo fondamentale nel favorire la creazione di partenariati con le aziende italiane anche sui mercati terzi.

Interscambio commerciale e investimenti

Nel 2023 l'interscambio bilaterale si è attestato sui 16,7 miliardi di euro (+12% rispetto al 2022). Nei primi nove mesi del 2023, il flusso degli IDE dal Giappone all'Italia ha raggiunto 431 milioni di dollari (994 milioni nello stesso periodo 2022). Il flusso IDE dall'Italia al Giappone è in negativo: -10 milioni di dollari, in calo rispetto ai 13 milioni dello stesso periodo del 2022. Nel 2023 il Giappone ha rappresentato il 38^ Paese destinatario degli stock di IDE italiani all'estero, preceduto da Malesia, Sudafrica e Corea del Sud.

Il Giappone rappresenta per l'Italia un mercato importante per dimensioni e opportunità

Nel mercato giapponese l'Italia può rafforzare sia l'internazionalizzazione dei settori più tradizionali dell'eccellenza del Made in Italy (fashion, design e agroalimentare), sia i comparti ad alto tasso di innovazione tecnologica. Inoltre, il processo di progressiva integrazione del Paese al Sud-est Asiatico e all'Asia-Pacifico contribuisce a rendere il Giappone un punto d'accesso privilegiato alle economie emergenti del Continente asiatico e una tra le migliori piattaforme di investimento per catturare la crescita dell'Asia.

Ultimo aggiornamento: 19/04/2024