Quadro macroeconomico (PANAMA)
Il nuovo Governo panamense si trova a fronteggiare un quadro economico caratterizzato da luci e da ombre in una fase che richiede un cambiamento di rotta in termini di politiche e di riforme strutturali a diversi livelli. La piena consapevolezza di queste sfide e’ stata espressa dal nuovo Presidente Mulino nel suo discorso di insediamento. Sul piano delle “luci”, il tradizionale dinamismo economico del Paese negli ultimi 10 anni ha favorito tassi di crescita tra i più alti al mondo (che negli anni ha permesso di trasformare Panama in un paese con un PIL pro capite fra i piu’ alti di tutta l’America Latina). Tale crescita tumultuosa ha favorito anche lo sviluppo infrastrutturale, a partire dall’ampliamento del canale transoceanico, e il rafforzamento del potenziale del paese come hub globale nel campo dei trasporti e della logistica (oltre alle nuove ambizioni di hub digitale e farmaceutico). La crescita del PIL non si è tuttavia tradotta in un equilibrato sviluppo dei principali settori dell’economia, privilegiando quello dei servizi e bancario e non ha favorito un corrispondente miglioramento nella distribuzione della ricchezza: ad oggi, infatti, Panama resta il Paese caratterizzato dalla più elevata disuguaglianza nella Regione latino-americana.
Come noto, Panama è un’economia ancorata al dollaro, con un deficit fiscale, un debito pubblico e un’inflazione (mediamente al di sotto del 2% negli ultimi 5 anni) che sono stati finora sotto controllo. Le maggiori istituzioni economico-finanziarie locali e internazionali concordano che la futura crescita del PIL potrebbe attestarsi intorno a un trend del 2.5% nel 2024 per riprendere ritmi di cresciti migliori negli anni a seguire, rimanendo tra i più alti dell’America Latina nel medio termine. Tale scenario sarebbe sorretto dalla ripresa di grandi opere pubbliche di interesse nazionale e dall’aumento degli introiti derivanti dalle royalties sul Canale (dopo il difficile periodo dovuto alla siccità causata dal fenomeno del niño, rimanendo di fondamentale importanza il perseguimento di una politica economica incentrata sulle riforme strutturali e sulla competitività.
Le sfide principali del nuovo governo riguardano la creazione di un ambiente propizio allo sviluppo delle tecnologie digitali (Panama ospiterà il programma Copernicus dell'UE per l'America latina e forse sarà uno dei centri produttivi di microprocessori individuati dagli USA nella sua strategia di differenziazione dell'approvvigionamento.