Quadro macroeconomico (TURCHIA)
La Turchia negli ultimi anni ha registrato un tasso di crescita sostenuto (5,7 % nel 2022 e 4,5% nel 2023) e un Pil che ha superato i USD 1000 mld nel 2023.
La riduzione dell’inflazione (61% a luglio 2024) rimane il principale obiettivo della governance economica del Paese. A tal fine, da un lato la Banca Centrale turca ha aumentato il tasso di interesse (passato in un anno dall’8.5% al 50% ad agosto 2024), dall’altro il Governo ha introdotto alcune misure volte a contenere la spesa pubblica. Il Governo stima che a fine 2024 verrà raggiunto l’obiettivo di ridurre l’inflazione al 40%.
Il tasso di disoccupazione dal 2022 ad oggi è in costante calo, toccando l’8,4% nel maggio del 2024.
Per quanto riguarda l’interscambio con l’estero, nel 2023 la Turchia ha raggiunto il miglior risultato di sempre delle esportazioni, che sono equivalse a USD 255,7 mld (+0,6% rispetto al periodo intercorso tra gennaio e dicembre del 2022), a fronte di importazioni pari a USD 361,7 mld (-0,5%). Tra gennaio e dicembre dello scorso anno, è stato riportato un deficit complessivo di USD 105,9 mld, in diminuzione del 3,2% se comparato ai dodici mesi del 2022. La principale causa del deficit è dovuta alle importazioni di energia (gas e petrolio) dall’estero.
Il rapporto Debito Pubblico/PIL si attesta intorno al 40%. Il deficit di bilancio si è attestato intorno al 5,3% nel 2023, di cui circa il 3% è dedicato alle spese di ricostruzione delle aree del sud-est del Paese colpite dal terremoto nel febbraio del 2023.