Relazioni internazionali (LIBANO)
Il Libano gode sostanzialmente di ampio sostegno internazionale, sia a livello multilaterale che bilaterale. Ha beneficiato del Programma di aiuto finanziario conosciuto come EPCA (Emergency Post-Conflict Assistance), il programma di Assistenza di Emergenza Post-Conflitto, approvato dal Fondo Monetario Internazionale nel 2007. Il programma è stato costituito da due distinti finanziamenti: EPCA 1 (marzo 2007-dicembre 2007) di 76,7 milioni di USD ed EPCA 2 (ottobre 2008-giugno 2009) con il quale il Fondo ha messo a disposizione delle Autorità locali un ulteriore finanziamento di circa 37,6 milioni di USD, per sostenere il programma economico del Paese nel biennio 2008-2009. Al termine del Programma, il Fondo Monetario Internazionale ha fornito delle valutazioni sostanzialmente positive sui risultati raggiunti (crescita economica media dell’8% nel periodo 2007-2010, riduzione del rapporto Debito pubblico/PIL, contenimento del tasso d’inflazione, ottime performance del settore bancario e delle costruzioni), rilevando per contro progressi limitati sul fronte delle riforme strutturali e dell’adeguamento della legislazione fiscale. La strategia degli interventi della Banca Mondiale si concentra, nel periodo 2011-2014 (Country Partnership Strategy), su cinque priorità: garantire la stabilità fiscale ed il miglioramento della gestione della finanza pubblica, creare un ambiente competitivo che favorisca il “business climate”, migliorare le infrastrutture di base, elevare gli standard qualitativi del sistema di istruzione pubblica e promuovere il “wealfare” sostenendo adeguate politiche sociali. Gli interventi della Banca Mondiale in Libano sono rivolti alla realizzazione di 12 progetti per un impegno totale di 475,9 milioni dollari (di cui 146,3 già erogati). La Banca Mondiale sta inoltre finanziando progetti di “capacity building” a favore dell’Amministrazione Centrale di Statistica (CAS), del Fondo Nazionale di Sicurezza Sociale e delle 5 piu’ grandi municipalità (Tripoli, Jounieh, Sidone, Tiro e Baalbeck). Da ultimo, ha predisposto, in collaborazione con Agenzie ONU, FMI e UE, uno studio che quantifica l'impatto della crisi siriana in Libano, stimato in 1,4 miliardi di dollari nel periodo 2012-2014 ed ha presentato ai donatori il "Lebanese Syrian Conflict Mitigation Trust Fund" destinato ad essere lo strumento principale attraverso il quale veicolare i finanziamenti destinati alla stabilizzazione del Libano. Il Country Strategy Paper 2007-2013 dell’assistenza UE al Libano, nel contesto della Politica Europea di Vicinato (PEV), si concentra su tre priorità: sostegno alle riforme politiche e socio-economiche, rilancio e dinamizzazione dell’economia. Per il raggiungimento di tali obiettivi il “National Indicative Programme UE”, per il periodo 2011-2013, ha assegnato al Libano 150 milioni di Euro, mentre per il periodo 2007-2010 erano stati stanziati 187 milioni di dollari. Nel 2012 l'UE ha accordato al Libano un altro finanziamento di 30 milioni di Euro nel quadro del meccanismo SPRING (Support for Partnership, Reform and Inclusive Growth), mentre, a titolo di assistenza ai rifugiati siriani ed alle comunità che li ospitano, ha stanziato 113,3 milioni di Euro. A settembre 2013 l'UE ha inoltre approvato un ulteriore supporto al Libano per un ammontare di 58 milioni di Euro per alleviare l'impatto della crisi siriana sia a livello infrastrutturale che sociale, a sostegno di programmi che saranno portati avanti principalmente da Agenzie delle Nazioni Unite (UNICEF, UNHCR e UNRWA). Nel quadro del c.d. Processo di Barcellona hanno firmato l’Accordo Euro-Mediterraneo di Associazione, finalizzato alla creazione di una cooperazione di natura politica, economica e sociale. L’Interim Agreement che ne regola le questioni commerciali bilaterali, in vigore dal marzo 2003, prevede la reciproca, progressiva eliminazione dei dazi sui prodotti industriali a partire dal 1° marzo 2008 fino al 2015, cosi’ come la progressiva liberalizzazione di un ampio gruppo di prodotti agricoli ed agroindustriali.
Di recente il Libano, tramite una lettera indirizzata dal Ministro delle Finanze Safadi al Presidente della Banca Europea di Ricostruzione e Sviluppo, ha espresso una manifestazione d'interesse a divenire Paese beneficiario della Banca. I Paesi azionisti stanno valutando con apertura tale possibilità.
Da rilevare l’ampia rete di relazioni internazionali di cui gode il Paese grazie alle ramificazioni della diaspora libanese in America Latina, Africa Occidentale, Paesi del Golfo, Stati Uniti e Canada