Relazioni internazionali (KIRGHIZISTAN)
Il Kyrgyzstan ha cercato fin dall’indipendenza di attuare una politica estera equilibrata con particolare interesse per la Russia, la Cina e gli Stati Uniti.
Tuttavia, sotto la presidenza di Atambayev, i rapporti con Mosca hanno nuovamente acquisito un ruolo preminente, come confermato dall’adesione nel maggio del 2015 all’Unione Economica Eurasiatica (EAEU) a guida russa. La Russia fornisce inoltre assistenza finanziaria attraverso il fondo di sviluppo russo - kirghiso di 1 miliardo di dollari, per favorire l’armonizzazione dell’accesso kirghiso all’Unione.
E’ cresciuta negli anni l’influenza della Cina, che ha rapidamente instaurato legami economici con il paese dal 2009. E’ possibile che il Kyrgyzstan si rivolga alla Cina per ottenere un supporto finanziario per lo sviluppo del settore dell’energia idroelettrica, in seguito all’annullamento da parte del Parlamento kirghiso di un progetto congiunto con la Russia di costruzione di cinque impianti idroelettrici. La Cina collabora con la Repubblica Kirghisa anche nella lotta al terrorismo, anche a seguito dell’attentato di matrice uigura che nel 2015 ha colpito l’Ambasciata cinese a Bishkek.
I rapporti con gli Stati Uniti si sono allentati dopo la chiusura della Manas Air Force Base nel luglio 2014. Nell’ottobre 2015, il segretario di stato statunitense, John Kerry, ha visitato la Repubblica kirghisa, senza però che sia stato dichiarato alcun piano sostanziale per una più profonda cooperazione tra i due Paesi e vi è stata una dura reazione alla decisione di attribuire un’onorificenza ad un’attivista considerato un terrorista dai Kirghisi.
Negli anni scorsi si sono ripetute tensioni con i Paesi vicini, specialmente Uzbekistan e Tajikistan, legati sia alla complessa situazione etnica delle zone di confine nella valle del Fergana (nel sud del Paese vive una corposa minoranza uzbeka), sia al controllo delle risorse idriche, che creano tensioni tra Paesi “upstream” (Kyrgyzstan e Tajikistan) e “downstream” (Kazakhstan e Uzbekistan) . La politica di ricerca di un buon vicinato annunciato dal nuovo Presidente uzbeko Mirziyoev ha migliorato negli ultimi mesi il rapporto con Tashkent.