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Relazioni internazionali (TAGIKISTAN)

Anche dopo l’indipendenza i legami politici, economici e militari con Mosca sono rimasti molto stretti (basti pensare che il 90% delle rimesse che entrano nel Paese provengono dal milione di tagiki emigrati nella Federazione). Nei dintorni di Dushanbe si trova la base militare russa (non navale) più grande all'estero, con 7.000 soldati. Nel 2021 la Russia è il primo partner commerciale del Tagikistan (21,3% del totale). Il ruolo della Cina si è fatto sempre più profilato, soprattutto sul piano degli investimenti (cemento, energia, alluminio, settore estrattivo, infrastrutture), accompagnati da generosi finanziamenti (“garantiti” spesso da concessioni minerarie e ampie facilitazioni fiscali e doganali per le aziende cinesi). Il creditore più importante del Tagikistan (quasi per la metà del debito estero) è Eximbank of China e Dushanbe rischia di cadere nella “trappola del debito”. Pechino si muove anche in un’ottica di sicurezza, essendo interessata a mantenere la stabilità di un Paese che fa da cuscinetto tra le turbolenze provenienti da Afghanistan, Pakistan e Xinjiang islamico, oltre ad essere parte della rete di corridoi di trasporto della Belt and Road Initiative.  Le relazioni con gli Stati Uniti hanno assunto un profilo di maggiore rilevanza a causa della valenza strategica dell’area centro-asiatica dovuta alla vicinanza con l'Afghanistan. In ambito regionale le relazioni sono state nel passato caratterizzate da frequenti contenziosi con i vicini Kirghizistan e Uzbekistan (gestione delle acque, energia, trasporti, confini). Appianate le divergenze con Tashkent dopo l’insediamento del Presidente Mirziyoyev nel 2016), i rapporti con Bishkek rimangono condizionati negativamente dalla ripresa degli scontri verificatisi nella primavera del 2021 con decine di morti e centinaia di feriti tra le due comunità nella Valle di Fergana, ove vi sono zone di frontiera non definite ed enclavi territoriali. Hanno fatto registrare un relativo miglioramento i rapporti con l’Iran (cui Dushanbe è legata per affinità di ordine linguistico e culturale), dal 2015 molto tesi a causa del presunto appoggio di Teheran ad esponenti del Partito della Rinascita Islamica in esilio. La crisi in Afghanistan, dopo il ritiro delle forze occidentali nell’agosto 2021, si è tradotta in un fattore di forte rischio ed instabilità per il Tagikistan, anche in considerazione della posizione ostile assunta dalle Autorità tagike rispetto al Governo talebano, considerato non inclusivo e non rappresentativo della minoranza tagika in Afghanistan. Il lungo confine (1300 km) tagiko-afghano, in molti tratti poroso e poco controllato, ed il sostegno sottotraccia del Governo di Dushanbe alla resistenza tagika anti-talebana, rappresentano motivi di tensione che potrebbero condurre ad una più aperta conflittualità. I rapporti con l’UE sono definiti dall’Accordo di Partenariato e Cooperazione (APC), entrato in vigore nel 2010, che definisce il quadro di riferimento per lo sviluppo delle relazioni politiche, economico-commerciali, finanziarie, sociali, culturali e scientifiche.

Ultimo aggiornamento: 28/07/2022