Il ministro delle Telecomunicazioni, delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione sociale, Mário Oliveira, considera che il satellite Angosat2, in orbita, farà leva sul settore del petrolio e del gas in Angola, in termini di telecomunicazioni.

“Angosat2 è un investimento molto grande che il Paese ha sviluppato. È una componente del Programma Spaziale Nazionale, che comprende il sistema di osservazione a terra”, ha ricordato.

Secondo il ministro, che è intervenuto alla Conferenza sulle Tecnologie e l’Innovazione, organizzata da Mercury Serviços de Telecomunicações (MSTelcom), una filiale del Gruppo Sonangol, il Paese è oggi in grado, attraverso il personale nazionale appartenente al programma speciale dell’Angola, di fornire il settore petrolifero e non solo i sistemi che consentono di determinare gli sversamenti di petrolio, tra gli altri servizi.

Oltre ad Angosat2, il ministro ha detto che il Governo ha avviato il progetto di espansione della fibra ottica, che diventerà un tassello “molto importante” per l’ecosistema di esplorazione, mentre l’Angola ha aderito al cavo “2 África”, uno dei più grandi nella costruzione di fibre ottiche. Tre cavi internazionali in fibra ottica attraccano in Angola, incluso SACS, l’unico cavo che collega l’Africa con il Sud America.

“Il settore petrolifero in Angola può contare sulla forza e sull’intelligenza del nostro Paese, contare su quello che stanno facendo gli angolani in fatto di telecomunicazioni e tecnologie dell’informazione”, ha concluso Oliveira.

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