Politica economica (AUSTRALIA)
Il Governo ha presentato a maggio 2024 la legge finanziaria 2024-25, confermando il segno positivo dello scorso anno: oltre 9 miliardi di dollari australiani di attivo; 0,3% del PIL nominale. Da una prospettiva economica, esso è anche il frutto di entrate fiscali superiori alle attese, indirettamente favorite dal prezzo elevato delle tante materie prime esportate e dalla sostenuta domanda internazionale (l’Australia beneficia attualmente dei migliori termini del commercio della sua storia). Nel medio-lungo periodo invece è previsto un debito: già nel 2025-26 esso dovrebbe aggirarsi intorno ai 25 miliardi di dollari australiani.
Spesa pubblica
La legge finanziaria 2024 prevede ingenti spese che il Governo Albanese ha deciso di sostenere a partire da quelle a contenimento dell’elevata inflazione attraverso una detrazione immediata dalle bollette energetiche pari a 300 dollari per ciascuna delle 10 milioni di case australiane e di 325 dollari per ognuna del 1 milione di piccole imprese.
Per quel che riguarda l’emergenza affitti, i cui costi sono lievitati in maniera significativa (in città come Melbourne e Perth si stimano picchi rispettivamente del 10% e del 13% su base annua), oltre 6 miliardi di dollari saranno messi a disposizione per la costruzione di nuove unità abitative al fine di accrescere l’offerta. Confermata in particolare la promessa di 1,2 milioni di nuovi alloggi entro il 2030.
Per quel che riguarda la domanda, oltre ad aumentare le risorse a disposizione dei beneficiari di un’assistenza finanziaria per pagare l’alloggio, il Governo intende contenere il numero di studenti internazionali che nel 2023 ha superato abbondantemente le 400.000 unità. Si tratta di una scelta non facile, tenuto conto delle comprensibili resistenze che l’industria verosimilmente presenterà (a titolo di esempio, gli studenti internazionali pagano quasi il 50% delle entrate dell’Università di Sydney). Allo stesso tempo, essa conferma la linea politica, largamente maggioritaria in parlamento, circa l’esigenza di elevare il controllo nel numero di persone che entrano nel Paese, anche tenuto conto della sua crescente attrattività
Sistema bancario
La solidità dei capitali e della liquidità ha aiutato il settore finanziario australiano a riprendersi dalle precedenti battute d'arresto dovute alla pandemia di coronavirus e alla recessione. Tuttavia, di recente il settore ha dovuto affrontare condizioni più difficili, a causa dell'impennata dell'inflazione (3,6% nel primo trimestre 2024), che ha reso necessaria un'aggressiva stretta monetaria (4,35%). Le banche australiane continueranno a concentrarsi sulle loro attività principali di prestito e di mercato dei capitali, vendendo e scorporando le filiali assicurative e di gestione dei fondi.