In Oman vi è una piccola comunità italiana, tra i 340 e i 350 residenti. Un elemento che ha portato alla partenza di alcune centinaia di connazionali è il processo di “omanizzazione”, ovvero la progressiva sostituzione di lavoratori stranieri, anche nelle Istituzioni pubbliche come i Ministeri, con lavoratori omaniti. Questo processo impone anche alle aziende straniere l’assunzione di quote obbligatorie di lavoratori locali. Sono in aumento i matrimoni misti, a seguito della liberalizzazione nel 2023 del matrimonio tra cittadini omaniti e stranieri, in precedenza soggetto ad una procedura di autorizzazione piuttosto rigida e invasiva. Particolarmente apprezzato e’ stata poi l’inaugurazione del volo diretto tra Roma e Mascate operato dalla compagnia di bandiera omanita OmanAir, in aggiunta a quello gia’ operativo Milano-Mascate.

La comunità italiana è composta da professionisti ben integrati e di elevato livello di reddito (ingegneri, avvocati, chefs, direttori di impresa). Essi sono ben amalgamati nel tessuto sociale locale e fluenti in lingua inglese, parlata diffusamente in Oman -e in particolare a Mascate- insieme all’arabo. In Oman si contano inoltre 11 missioni archeologiche italiane, di cui 8 destinatarie di contributi finanziari MAECI e 2 di “riconoscimento istituzionale”, al centro del primo seminario sulla promozione e protezione del Patrimonio Culturale, organizzato dalla Sede in occasione della Settimana della Lingua Italiana (ottobre 2024). Italiani sono inoltre il Direttore Generale e la Direttrice dell’Area Artistica della Royal Opera House, principale istituzione culturale del Paese assieme al Museo Nazionale.

Nella sezione "Presenze italiane DB" e' riportato un elenco non esaustivo di imprese italiane che hanno comunicato all'Ambasciata la loro presenza in Oman.