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Rischi economici (TURCHIA)


Tasso di cambio

La lira turca ha subito in questi anni un significativo deprezzamento: nel corso del 2023 il cambio con il dollaro e con l'euro ha fatto registrare una svalutazione rispettivamente del 56% e del 63%. Nel primo semestre del 2024 la volatilità del tasso di cambio è significativamente diminuita grazie all'incremento dei flussi di capitale dall'estero e alla riduzione del disavanzo della bilancia commerciale. La stabilizzazione della lira rispetto alle altre valute è ritenuto un obiettivo prioritario ai fini della lotta all'inflazione.

Sbilancio delle partite correnti

La Turchia presenta uno sbilancio strutturale delle partite correnti: dal 2014 il saldo è risultato in avanzo solo una volta, facendo registrare un deficit cumulato complessivo di 239 miliardi di dollari. Lo squilibrio dipende principalmente dalle importazioni di energia dall'estero. Nel corso del 2024, a seguito del rialzo del tasso d'interesse di riferimento da parte della banca centrale, si sta registrando un miglioramento della situazione: il disavanzo delle partite correnti si è notevolmente ridotto rispetto all'anno scorso e gli investimenti esteri hanno ripreso a crescere.

Inflazione

Da alcuni anni la Turchia sta sperimentando elevati livelli di inflazione: a luglio del 2024 il tasso di crescita dei prezzi al consumo è stato pari al 61,78% su base annua dopo aver toccato un massimo di 75,45% a maggio. Da giugno 2023 la banca centrale della Repubblica di Turchia ha intrapreso un progressivo inasprimento delle condizioni monetarie e ha alzato nell'arco di 10 mesi il tasso di riferimento dall'8,5 al 50%. L'obiettivo è di portare il tasso di inflazione al 38% entro la fine del 2024, al 14% entro il 2025 e al 9% entro il 2026.

Ultimo aggiornamento: 08/08/2024