Aspetti Normativi (KIRGHIZISTAN)
Il visto non è richiesto per un soggiorno nel Paese fino a un massimo di 60 giorni.
Esiste inoltre una tipologia di visto particolare (categoria I) per gli investitori o i dirigenti di società di investimento straniere e per i loro familiari. È necessario fornire i documenti dimostranti un contributo all’economia del Kirghizistan di 10 milioni di KGS per un periodo massimo di tre anni in uno dei seguenti settori:
- Produzione industriale
- Agricoltura
- Industria bancaria
- Energia
- Educazione
- Medicina
- Costruzioni
- Informazione e telecomunicazioni
Il visto di investimento garantisce il diritto all’investitore straniero di entrare ed uscire liberamente dal paese, di muoversi all’interno del paese per portare avanti i propri affari, di partecipare a gare di appalto e ad aste, conformemente alla legge kirghiza.
Il visto di investimento (categoria I) può essere rilasciato ai cittadini stranieri sulla base della domanda all’Agenzia della Repubblica del Kirghizistan per la Promozione degli Investimenti, che è l’organo autorizzato per attrarre gli investimenti e fornire supporto agli investitori esistenti e potenziali.
Il visto familiare (categoria F) può essere rilasciato ai membri della famiglia (sposo/a, figlio/a o genitore) di chi possiede un visto di investimento (categoria I), di lavoro (categorie W1 e W2) o di studio (categoria S) per una durata di un anno, con la possibilità annuale di prolungamento. Il visto di categoria F non permette di lavorare nel paese.
Il Kirghizistan è membro dell'Unione Euroasiatica e questo influenza il sistema normativo. Secondo la classifica del Global Competitiveness Report per il 2017 del WEF, il Kyrgyzstan si piazza al 102° posto su 137 paesi. la corruzione è al primo posto tra i fattori che ostacolano lo sviluppo economico, seguita dall'instabilità del governo. Un altro ostacolo è la mancanza di innovazione tecnologica: il Kyrgyzstan si piazza al 126° posto tra i paesi analizzati dal WEF. La protezione della proprietà intellettuale è al 115 posto, mentre per i diritti sulla proprietà il Kyrgyzstan è al 120°. Per le pratiche di assunzione e licenziamento il Paese si classifica al 68° posto.